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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

#PLASTICFREE, una pillola di educazione ambientale

L’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente fornisce il proprio contributo educativo a uno dei temi più attuali: l’inquinamento da plastica

Tra le tematiche di educazione ambientale che l’Agenzia provinciale propone per l’anno scolastico in corso, quella dell’inquinamento da plastica è sicuramente una delle più attuali. La produzione mondiale nel 2016 ha raggiunto i 396 milioni di tonnellate e l’Europa si attesta come secondo produttore di plastica nel mondo e tra i suoi maggiori utilizzatori. Secondo il report del WWF del 2019, ogni italiano produce un kilo di rifiuti plastici in soli 5 giorni[1]. Davvero tanti, sopratutto se si considera come, a livello europeo, il tasso di riciclo per gli imballaggi di plastica si attesti solo al 42%, con un range di valori che varia nei Paesi membri tra il 26% e 52% (dato 2018)[2] 2.

Con la pillola di sostenibilità ambientale #PLASTICFREE sono stati coinvolti fino ad ora più di mille studenti con l’obiettivo di sensibilizzarli sul consumo della plastica, mettendo in luce caratteristiche e campi di utilizzo.

La storia della plastica

Attraverso alcune curiosità, si accompagnano i ragazzi alla scoperta della storia della plastica, dalla nascita ai primi utilizzi, fino alle applicazioni attuali. Da qui, con un’attività laboratoriale, viene fatta conoscere la codifica europea per le materie plastiche, provando a distinguere e separare alcuni oggetti e imballaggi in base al materiale di cui sono composti. Questo permette ai ragazzi di capire come il termine “plastica” sia usato comunemente per indicare materiali con caratteristiche e proprietà molto diverse.

L’impatto ambientale della plastica

La seconda parte dell’intervento è finalizzata ad approfondire l’impatto ambientale, in particolare sugli ecosistemi marini, attraverso un’attività che permette di scoprire i tempi di degradazione di alcuni oggetti, se gettati in mare. Va ricordato inoltre come la plastica non si decomponga ma si frammenti in pezzettini sempre più piccoli che andranno a formare micro o nanoplastiche, in grado di assorbire dall’acqua agenti chimici anche tossici e di entrare nella catena alimentare se scambiate per cibo.

La Direttiva europea contro gli usa e getta in plastica

Tra le azioni messe in campo in ambito comunitario viene presentata ai ragazzi la Direttiva UE 2019/904 per la messa al bando di alcuni prodotti usa e getta di plastica che entrerà in vigore in tutti gli Stati membri entro il 3 luglio 2021. In particolare la discussione in classe si concentra su cannucce, bastoncini cotonati, stoviglie di plastica ed aste di sostegno dei palloncini che rientrano tra i dieci oggetti ritrovati più frequentemente tra i rifiuti in spiaggia.

Buone pratiche e decalogo

L’attività si conclude con una discussione partecipata sulle “buone pratiche” che ognuno può mettere in campo per contribuire al raggiungimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 (GOAL 12) e un decalogo di azioni per ridurre il proprio consumo di plastica.

MT

 

[1] https://www.greenplanner.it/wp-content/uploads/2019/03/Responsabilit%C3%A0-e-rendicontazione-REPORT-PLASTICA.pdf

[2] https://www.plasticseurope.org/application/files/1115/7236/4388/FINAL_web_version_Plastics_the_facts2019_14102019.pdf

 
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