Logo per la stampa
 
 

Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

Protezione dell'ambiente, ecco la "nuova" Agenzia provinciale

Profondamente riorganizzata, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente razionalizza le proprie competenze in materia di qualità ambientale, potenzia quelle giuridiche e informativo-educative, ne acquista nuove in materia di rifiuti e cambiamenti climatici

Il 15 maggio 2020 la Giunta Provinciale ha approvato la riorganizzazione dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente. L’atto potenzia e arricchisce la struttura che rappresenta da un quarto di secolo il riferimento per la tutela dell’ambiente in Trentino (fu istituita con legge provinciale nel 1995), coniugando l’attività di raccolta ed elaborazione dei dati in materia ambientale con l’esercizio di funzioni e compiti di consulenza e di divulgazione tecnico-scientifica e di controllo tecnico.

Al fine di razionalizzare l’operato amministrativo in campo ambientale e attribuire il giusto rilievo alle nuove tematiche di rilevanza ambientale emerse in questi ultimi anni, la Giunta Provinciale ha introdotto importanti novità nell’organizzazione dell’Agenzia. Dotata di una struttura più complessa (5 settori più la Direzione e 10 unità organizzative, a fronte dei 2 e 5 dell’assetto precedente), la “nuova” Agenzia si caratterizza in particolare per le seguenti novità: la razionalizzazione delle competenze in materia di qualità ambientale grazie a un approccio per matrici ambientali, il potenziamento delle competenze giuridiche e informativo-educative, l’acquisizione di nuove competenze in materia di rifiuti e cambiamenti climatici.

Qualità ambientale per matrici: aria, acqua e non solo

Tra i compiti istituzionali dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente c’è fin dalla sua istituzione la gestione dei dati ambientali, che si concretizza nel controllo organico e coerente di tutte le fasi operative che li riguardano: produzione, raccolta, elaborazione, trasmissione e pubblicazione. L’Agenzia svolgerà il compito grazie all’operato di un nuovo settore dedicato, che affronterà la filiera del dato con un approccio per matrici (componenti) ambientali.

Aria e acqua sono le matrici su cui l’Agenzia vanta ormai una pluridecennale competenza. Con la nuova impostazione del Settore qualità ambientale dell’Agenzia, verrà data maggiore importanza alle altre matrici ambientali, afferenti ai campi elettromagnetici, al radon, alla radioattività ambientale e all’inquinamento acustico. Le altre due novità relative al nuovo Settore qualità ambientale sono l’istituzione di un Nucleo dati ambientali, che porterà a sistema le informazioni provenienti sia dagli altri settori dell’Agenzia, sia dalle altre strutture provinciali che trattano le medesime matrici ambientali, e l’attribuzione delle competenze in materia di valutazioni ambientali, che tornano all’Agenzia dopo undici anni, assicurando all’attività di valutazione ambientale le più complete competenze tecnico-scientifiche sulle matrici ambientali a garanzia di un esaustivo approccio procedimentale.

Competenze giuridiche potenziate per affrontare l’attuale complessità normativa

Con il nuovo assetto, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente potenzia le proprie competenze in materia giuridica e attribuisce a esse maggiore rilievo, avvalendosi dell’operato di un nuovo settore dedicato, nell’idea che principi e norme giuridiche debbano necessariamente combinarsi con principi e norme tecniche per formare un unicum dell’azione tecnico-amministrativa. Il potenziamento è apparso necessario in considerazione della particolare complessità attuale del corpus normativo in campo ambientale, tale da poter creare difficoltà alle stesse attività tecniche che in esso devono trovare i propri riferimenti.

Più informazione e più educazione ambientale, per affrontare le nuove sfide

Partendo dall’idea che un maggiore coinvolgimento dei cittadini nei confronti dei problemi di tipo ambientale favorisca una maggiore tutela ambientale, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente è da sempre impegnata in attività di informazione, formazione ed educazione nei confronti di cittadini, imprese ed enti pubblici. Negli ultimi anni, tuttavia, la domanda di cultura ambientale è aumentata fortemente, sia per la maggiore percezione di una progressiva crisi ambientale in corso a livello globale, sia, in tempi recentissimi, per la stessa pandemia di Covid-19, che ha messo in evidenza la debolezza di un modello di sviluppo ancora impostato su uno sfruttamento eccessivo delle risorse, con conseguente impatto non solo sull’ambiente, ma anche sulla salute di chi lo abita. Sul fronte dell’informazione ambientale, il principale strumento del nuovo Settore informazione, formazione ed educazione ambientale è rappresentato dal Rapporto sullo Stato dell’Ambiente in Trentino, che periodicamente l’Agenzia pubblica e di cui entro la fine del 2020 uscirà la nona edizione. Tra le novità previste, anche un nuovo portale web e l’utilizzo dei social network. Sul fronte della formazione e dell’educazione ambientale, l’Agenzia vede confermato il proprio ruolo di punto di riferimento provinciale in materia. Il nuovo settore si occuperà anche di partecipazione e ricerca in campo ambientale, nonché della collaborazione all’implementazione della strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile 2030, in corso di definizione e ricalcata sulla citata Agenda 2030 dell’ONU.

Rifiuti urbani e cambiamenti climatici, le nuove competenze

La riorganizzazione porta all’interno dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente due competenze del tutto nuove, precedentemente assegnate ad altre strutture provinciali: quella in materia di rifiuti urbani (l’Agenzia era già competente in materia di rifiuti speciali) e quella in materia di cambiamenti climatici.

Superando le frammentazioni attuali interne all’amministrazione provinciale, una specifica unità organizzativa dell’Agenzia sarà preposta a occuparsi dell’intera programmazione del ciclo dei rifiuti (oltre che delle bonifiche dei siti inquinati): si potrà così razionalizzare la pianificazione della loro gestione e soprattutto della loro prevenzione, in un’ottica che proprio negli ultimi anni, per impulso sia globale (l’Agenda 2030 dell’ONU) sia comunitario (la direttiva europea sull’economia circolare), si è centrata in via quasi esclusiva sui concetti di riduzione, riuso e riciclo, al fine di integrare i principi di sostenibilità e di lotta agli sprechi in tutti i settori dell'economia e della società.

Affidate direttamente alla Direzione dell’Agenzia, le competenze in materia di cambiamenti climatici sono fra le più importanti cui la struttura sarà chiamata a dare attuazione. La sfida dei cambiamenti climatici interessa ormai da diversi anni anche il Trentino, dove numerose sono le evidenze del riscaldamento in atto sul territorio, sia in relazione all’aumento delle temperature che alla riduzione della superficie dei ghiacciai. Forte delle nuove competenze, l’Agenzia svolgerà il proprio compito innanzitutto assumendo il ruolo di coordinamento del Tavolo provinciale sui cambiamenti climatici, quindi rafforzando la gestione e l’accesso ai dati climatici, definendo un Piano locale di adattamento ai cambiamenti climatici, integrando maggiormente la tematica dei cambiamenti climatici nelle attività di informazione, formazione ed educazione ambientale dell’Agenzia medesima, rappresentando l’amministrazione provinciale nei numerosi tavoli di lavoro nazionali e internazionali cui è chiamata a prendere parte.

Attività di laboratorio, controlli e autorizzazioni completano il raggio d’azione

A completare l’ampio raggio d’azione della “nuova” Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente ci sono attività che la struttura già svolgeva (laboratorio e controlli) e attività che tornerà a svolgere (autorizzazioni), il tutto in forma rinnovata.

Il laboratorio, che mantiene lo status di settore, costituisce per l’Agenzia il cuore del sistema produttivo dei dati analitici, con circa 5.000 campioni analizzati all’anno. La novità portata dalla riorganizzazione, che potenzia ulteriormente la struttura, è rappresentata dall’istituzione al suo interno di due nuove unità organizzative. La prima si occuperà delle analisi relative alle matrici acqua (sia di natura ambientale che sanitaria) e alimenti. La seconda invece delle analisi relative alle matrici di natura prettamente ambientale: aria, suolo, rifiuti e radioattività. A entrambe le unità organizzative competerà la trattazione di aspetti normativi e tecnici di elevato rilievo e complessità.

I controlli ambientali sono da sempre una delle attività più qualificanti dell’Agenzia, con oltre 700 sopralluoghi e oltre 1.000 campionamenti all’anno. Con la riorganizzazione, l’Agenzia si avvarrà di uno specifico Nucleo ispettivo alla diretta dipendenza della Direzione, che svolgerà le attività di indagine in materia ambientale su delega delle Procure della Repubblica e in stretta collaborazione con il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, e opererà sulla base di una specifica programmazione condivisa con l’Autorità giudiziaria, per le principali e più complesse attività ispettive individuate dalla Direzione.

Garantendo la necessaria sintesi fra la valutazione tecnico-scientifica in materia ambientale e il provvedimento autorizzatorio finale, la competenza in materia di autorizzazioni torna all’Agenzia dopo sette anni, con l’istituzione di un apposito nuovo settore, dotato di due unità organizzative preposte al rilascio, rispettivamente, dell’autorizzazione unica ambientale e dell’autorizzazione integrata ambientale.

La novità più importante portata dalla riorganizzazione in questo contesto è rappresentata dalla ricerca di una sinergia tra i due ambiti, quello autorizzatorio e quello di controllo, giustificata dalla letteratura che in materia rileva l’utilità di favorire un buon livello di cooperazione fra i soggetti che redigono le autorizzazioni e i soggetti che svolgono le ispezioni. Per tale ragione, nella “nuova” Agenzia, il personale addetto alle attività di controllo non coinvolto nel Nucleo ispettivo alle dipendenze della Direzione, opererà all’interno dello stesso settore preposto alle autorizzazioni, sulla base di una dettagliata programmazione dei controlli da svolgere sulle attività soggette alle diverse autorizzazioni ambientali.

MN

 
Per ulteriori approfondimenti