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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

Monitoraggio acustico durante l'emergenza COVID-19

Realizzato anche dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, si propone di raccogliere e valutare dati in un momento unico dal punto di vista sonoro

L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera l’inquinamento acustico come uno dei problemi più rilevanti dal punto di vista ambientale europeo, secondo solamente all’inquinamento atmosferico; fenomeno spesso sottovalutato, rappresenta uno dei principali fattori che determinano la qualità della vita della popolazione. Gli effetti negativi dell'inquinamento acustico sulla salute umana sono ormai noti e in Italia, come nel resto d’Europa, il fenomeno sta suscitando reazioni sempre più forti da parte della popolazione locale, in primis verso quelle fonti di emissione sonora, come le infrastrutture di trasporto e le attività produttive e commerciali, che incidono quotidianamente sui livelli di qualità della vita.

Il “lockdown” per pandemia: stop al traffico

Il 9 marzo 2020 il governo italiano ha imposto una quarantena nazionale, limitando il movimento della popolazione tranne che per necessità, lavoro e circostanze sanitarie, in risposta alla crescente pandemia di Covid-19 nel paese. Questo “lockdown” ha di fatto bloccato la stragrande maggioranza dei trasporti e, più in generale, qualsiasi tipo di attività non strettamente necessaria. 

Il progetto di monitoraggio acustico a livello nazionale e provinciale

In questo particolare scenario, caratterizzato da una radicale trasformazione del contesto sonoro che ci circonda, l’Associazione Italiana di Acustica, identificando questo periodo come assolutamente “unico” dal punto di vista acustico, ha proposto di raccogliere e analizzare i dati misurati durante l’emergenza Covid-19, mediante rilevazioni ottenute da postazioni di monitoraggio fisse e mobili (centraline permanenti, postazioni di rilevazione del clima acustico, ecc.).

In Trentino, concordando con AIA sulla irripetibilità della situazione, il Servizio autorizzazioni e valutazioni ambientali e l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA) hanno coinvolto i tecnici provinciali competenti in acustica per realizzare un monitoraggio estensivo sul territorio provinciale, formando un team di monitoraggio composto da 13 tecnici in acustica dotati di 21 stazioni di monitoraggio acustico.

Obiettivo n. 1: raccolta dei dati

Il primo obiettivo è stato quello di documentare il clima acustico nella nostra provincia in questo momento unico, attraverso una fase di monitoraggio. Questa fase è consistita nel posizionare il maggior numero di fonometri di classe 1 in varie aree del Trentino (vd. cartografia) compatibilmente con le restrizioni alla mobilità imposte per arginare l’epidemia, acquisendo i dati acustici possibilmente per una settimana, ma almeno per 24 ore, registrando i seguenti parametri: LAeq (livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata), spettri sonori in bande d’ottava, livelli percentili. Sono state inoltre registrate le informazioni non acustiche necessarie per caratterizzare l’area (tipologia di area, classificazione acustica dell’area, sorgenti sonore attive, parzialmente attive, spente, ecc.). Nella seconda fase, definita di elaborazione, per ciascuna giornata di campionamento è stata prevista l’elaborazione di due report, uno per il periodo di riferimento diurno e uno per il periodo notturno.

Obiettivo n. 2: valutazione dei dati

Il secondo importante obiettivo del progetto è stato quello di valutare l’impatto acustico delle misure di protezione adottate in occasione dell’emergenza sanitaria. Per conseguire tale obiettivo è necessario poter porre a confronto due o più momenti temporali: quello attuale e uno precedente o successivo, contraddistinto da uno scenario acustico che potremo definire “normale”. Si possono avere due situazioni:

  1. disponibilità di misure precedenti il lockdown per il punto di monitoraggio attuale
  2. indisponibilità di misure precedenti il lockdown per il punto di monitoraggio attuale

Nel primo caso si potranno già eseguire delle elaborazioni, nel secondo è ipotizzabile una seconda sessione di misure al termine dell’epidemia.

JM

 
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