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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

Pubblicato il Rapporto qualità dell'aria 2019

A cura dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, evidenzia che i soli inquinanti a superare i valori limite/obiettivo sono stati biossido di azoto e ozono.

Le stazioni di monitoraggio della qualità dell'aria in Trentino

Ai sensi del Decreto Legislativo del 13 agosto 2010, n. 155 “Attuazione della direttiva europea 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente elabora e mette a disposizione dei cittadini relazioni annuali che illustrano in maniera sintetica le situazioni di rispetto e superamento dei valori limite, dei valori obiettivo, degli obiettivi a lungo termine, delle soglie di informazione e delle soglie di allarme per tutti gli inquinanti disciplinati dal decreto, con riferimento ai periodi di media temporale specificati dalla normativa.

L’annuale Rapporto sulla qualità dell’aria riporta le concentrazioni misurate presso le stazioni di monitoraggio (v. la loro dislocazione nella cartina) e la stima obiettiva per gli inquinanti non misurati, in riferimento alle diverse zone nelle quali è suddiviso il territorio provinciale.

I casi di superamento dei valori limite/obiettivo evidenziati nel Rapporto qualità dell'aria 2019 sono relativi ai soli inquinanti biossido di azoto e ozono.

Il biossido di azoto

Il superamento del limite previsto per la media annua di biossido di azoto (40 µg/m3) nella zona di fondovalle è dovuto al valore rilevato presso la stazione di Trento - via Bolzano (stazione definita “di traffico”, localizzata in ambito urbano). Nonostante la media annuale sia la più bassa finora registrata, 43 µg/m3 , non è stato ancora conseguito il rispetto del limite.

L’ozono

Per l’ozono anche nel 2019 è stato registrato il superamento del valore obiettivo presso tutte le stazioni con la sola eccezione di Borgo Valsugana, unica stazione in cui il numero di giorni di superamento del valore previsto (120 µg/m3 calcolato come  massimo giornaliero della media su 8 ore) è risultato inferiore a 25 (determinato come media su un periodo di 3 anni, che va dal 2017 al 2019 compreso). Nel corso del 2019, come atteso, si sono verificati diversi superamenti della soglia di informazione,  ma in occasione di un importante episodio di smog fotochimico, verificatosi alla fine del mese di giugno, per la prima volta in Trentino da quando è attivo il monitoraggio dell’ozono (1988) si è anche dovuto registrare, ancorché per sole due ore, il superamento della soglia di allarme presso la stazione di Riva del Garda.

Gli altri inquinanti

Per quanto riguarda gli altri 2 inquinanti potenzialmente critici, polveri sottili PM10 e benzo(a)pirene, i dati 2019 sono senza dubbio positivi, con i rispettivi parametri – numero di superamenti del limite previsto per la media giornaliera di PM10 e media annua di B(a)P – al di sotto dei limiti/valore obiettivo.

Per gli altri inquinanti, polveri sottili PM2,5, biossido di zolfo, monossido di carbonio, benzene e metalli, si conferma anche per il 2019 il rispetto dei limiti/valori obiettivo, confermando di fatto quanto già evidenziato negli ultimi anni.

EM

 
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