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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

In arrivo il nono Rapporto sullo stato dell'ambiente della provincia di Trento

Sarà pubblicato dal 15 dicembre 2020 sul sito web dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente. Ecco un’anticipazione dei contenuti principali.

Il dato generale che emerge dal nuovo Rapporto sullo stato dell’ambiente della provincia di Trento – il nono dal 1989, realizzato dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA) e pubblicato dal 15 dicembre 2020 sul sito web dell’Agenzia – è una situazione ambientale del Trentino per lo più positiva e in tendenziale miglioramento, con diversi punti di forza, benché non manchino alcuni elementi di criticità.

Obiettivi e destinatari

Il principale obiettivo del Rapporto – un documento che gli obblighi normativi in materia di diffusione delle informazioni ambientali impongono all’amministrazione provinciale di redigere periodicamente – è fornire ai soggetti interessati un quadro d’insieme sintetico, completo e significativo dello stato di salute dell’ambiente trentino, che permetta di valutarlo su basi scientifiche e rigorose.

Destinatario principale del Rapporto è il decisore pubblico, in particolare quello provinciale, al quale vuole offrire la possibilità di valutare da un lato l’efficacia della precedente pianificazione e programmazione in campo ambientale, dall’altro di orientare quella futura.

La Pubblica Amministrazione non è però il solo destinatario: il Rapporto è destinato anche agli imprenditori, alle associazioni, agli istituti di ricerca e, volendo uscire dalla cerchia degli addetti ai lavori, agli stessi cittadini, per fare in modo che tutta la comunità trentina possa fornire, tramite la conoscenza dell’ambiente e del territorio, un concreto contributo all’obiettivo dello sviluppo sostenibile, attraverso l’adozione di pratiche e comportamenti sempre più virtuosi.

Struttura

Il Rapporto offre un quadro molto vasto e diversificato dello stato dell’ambiente trentino, essendo diviso in 20 capitoli contenuti in tre parti. La prima parte è costituita da 10 capitoli (dall’1 al 10) dedicati all’analisi delle pressioni esercitate sull’ambiente dalla demografia e dalle principali attività umane (settori economici, energia, turismo, trasporti, consumi), nonché a specifici fattori di pressione ambientale (produzione di rifiuti, rumore, radiazioni). La seconda parte, costituita da 6 capitoli (dall’11 al 16), è dedicata alle condizioni dell’ambiente in senso stretto e ai suoi elementi: natura e biodiversità, clima, aria, acqua, suolo, rischi ambientali. La terza parte si compone di 4 capitoli (dal 17 al 20) che analizzano le risposte in atto e quelle possibili per la costruzione di relazioni sostenibili tra ambiente e società: informazione, partecipazione, educazione, spesa pubblica, autorizzazioni e valutazioni, controlli.

Sintesi generale

Dei 70 indicatori ambientali utilizzati nel Rapporto, il 52% presenta una situazione giudicata intermedia o incerta, il 39% una situazione positiva e il restante 9% una situazione negativa. Degli stessi indicatori è stato preso in considerazione, oltre alla situazione presente, anche il trend rispetto al passato: la maggior parte (32%) presenta una situazione in miglioramento, il 29% costante e il 20% in peggioramento; il 16% presenta invece un andamento variabile/oscillante, mentre nel 3% dei casi non è stato possibile fare confronti col passato per assenza di dati confrontabili.

Entrando nel merito delle principali tematiche, e in estrema sintesi, le buone notizie riguardano soprattutto la riduzione delle emissioni in atmosfera di tutti gli inquinanti monitorati, la qualità complessivamente buona delle acque superficiali e sotterranee, la contenuta produzione di rifiuti urbani indifferenziati e l’elevata percentuale di raccolta differenziata, la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di anidride carbonica, la diversità e la tutela del consistente patrimonio naturale.

Le principali criticità, invece, sono relative alle concentrazioni in atmosfera urbana superiori ai limiti di legge di biossido di azoto e ozono, alla qualità delle acque lacustri (complessivamente sufficiente), alle crescenti pressioni ambientali esercitate dal turismo e dalla mobilità, alla sempre più evidente manifestazione del surriscaldamento climatico sul territorio (aumento delle temperature, fusione dei ghiacciai, fenomeni meteorologici estremi come la tempesta Vaia del 2018).

Un Rapporto multimediale

Rispetto alla precedente edizione, il nono Rapporto sullo stato dell’ambiente della provincia di Trento si presenta più multimediale e quindi meglio capace di comunicare la grande massa di dati in esso contenuti. Esso è pubblicato in apposita sezione dedicata sul sito web dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, dove è possibile consultare la versione integrale di ogni capitolo in formato pdf. Per ogni capitolo, poi, sono consultabili efficaci infografiche di sintesi, anche animate nel caso delle tematiche più importanti, che gli autori del Rapporto hanno realizzato con il supporto degli studenti dell’Istituto Pavoniano Artigianelli di Trento. Dal 2021 sarà disponibile anche un estratto divulgativo cartaceo del Rapporto, che potrà essere richiesto all’APPA fino ad esaurimento scorte.

MN

 
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