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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

Prodotti monouso al bando negli enti pubblici trentini e negli eventi sostenuti dalla Provincia

La delibera della Giunta provinciale n° 2089 del 3 dicembre 2021, elaborata dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente e proposta dal vicepresidente Tonina, fa del Trentino un territorio all’avanguardia in Italia nel campo dell’ecoristorazione.

Dal 1° gennaio 2023, in tutti i servizi di somministrazione e vendita - automatica e non - di alimenti e bevande all’interno di tutti gli enti pubblici trentini, sarà inibito l’uso di prodotti monouso, e dovranno essere osservati particolari accorgimenti per ridurre la produzione di rifiuti. Dal 1° luglio 2022, invece, lo stop agli stessi prodotti monouso e l'osservazione delle stesse misure saranno previsti in tutti gli eventi organizzati, finanziati o patrocinati dalla Provincia autonoma di Trento e dagli enti collegati. Queste le principali decisioni contenute nella Delibera della Giunta provinciale n° 2089 del 3 dicembre 2021, elaborata dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente e proposta del vicepresidente e assessore all’ambiente della Provincia Mario Tonina. Il provvedimento fa del Trentino un territorio all’avanguardia in Italia a livello nazionale nel campo dall’ecoristorazione. Nel resto del Paese, infatti, la lotta alla plastica, il cosiddetto “plastic free”, incoraggiato anche dalle normative europee, riguarda appunto i prodotti in plastica, ma non quelli in cosiddetta bioplastica. L’intervento della Provincia autonoma di Trento si spinge più in là, al fine di scoraggiare tout court la produzione di rifiuti e in particolare il consumo di prodotti monouso.

Distribuzione automatica di alimenti e bevande negli enti pubblici (dal 1° gennaio 2023)

Acqua. Nei “punti di ristoro non accessibili al pubblico”, ovvero in sostanza in quelle stanze o angoli delle sedi pubbliche dove sono installate macchinette per la distribuzione automatica di bevande o alimenti, non verrà più venduta l'acqua in bottiglia. Al suo posto verranno collocati erogatori di acqua microfiltrata, per il riempimento di borracce o bottiglie. Anche l’erogazione del bicchiere monouso sarà disincentivata, privilegiando l’uso di bicchieri o tazze personali. Chi nonostante tutto volesse ricorrere al bicchiere dovrà pagare un costo aggiuntivo di almeno 0,50 euro. Per quanto riguarda i punti di ristoro negli ambienti sanitari, nel caso in cui sia resa disponibile imbottigliata all’interno dei distributori automatici, l’acqua ha imballaggio in vetro, con vuoto a rendere. Per quanto riguarda infine i punti di ristoro accessibili al pubblico, sono realizzate fontanelle o sono installate “case dell’acqua” per l’erogazione di acqua di rete, che consentano il riempimento di bottiglie di capacità fino a un litro, e sono messe a disposizione, a pagamento, borracce in alluminio anodizzato, acciaio o con interno in vetro e/o bottiglie in vetro.

Bevande fredde. Saranno installati erogatori alla spina di spremute e/o centrifughe e/o estratti di frutta e/o ortaggi, mentre i succhi di frutta sono messi a disposizione in bottiglie di vetro, con vuoto a rendere. Non sono presenti bevande confezionate in altre tipologie di imballaggio. Anche in tal caso l’erogazione del bicchiere monouso sarà disincentivata, richiedendo all’utente di pagare un costo aggiuntivo di almeno 0,50 euro.

Bevande calde. E il caffè, il prodotto-simbolo della pausa italiana? I distributori dovranno essere dotati di macinacaffè incorporato, per eliminare cialde o capsule. Bicchiere monouso anche in tal caso disponibile solo pagando un costo aggiuntivo di almeno 0,50 euro, e palette monouso vietate.

Alimenti. La frutta e gli ortaggi da sbucciare non andranno imballati, quelli da sbucciare potranno esserlo solo con materiali compostabili. Le insalate imballate in materiali esclusivamente compostabili potranno essere disponibili solo se non è presente un servizio mensa. Panini e prodotti da forno salati andranno collocati esclusivamente in sacchetti di carta. Le posate non devono essere presenti all’interno delle confezioni dei prodotti. Per il consumo di insalate e per la mondatura di frutta e ortaggi, devono essere messe a disposizione posate usa e getta in legno certificato FSC e/o PEFC e compostabile ai sensi della norma UNI EN 13432, a pagamento ad un prezzo almeno pari a un euro.

Servizio bar e somministrazione/vendita panini negli enti pubblici (dal 1° gennaio 2023)

Per quegli enti pubblici che prevedono un servizio bar interno (si pensi ad esempio agli ospedali) oppure la somministrazione di panini e simili (si pensi ad esempio alle scuole), varrà il divieto per l’acqua in bottiglia (se non per le bottiglie da portare via, solo in vetro), per i prodotti di IV e V gamma (frutta e verdura confezionate), per stoviglie, piatti, bicchieri, tazzine monouso, per salviette, tovaglie, tovaglioli e asciugamani monouso, per i condimenti in confezione monodose, per le bustine di zucchero con confezione in plastica, per le cialde o le capsule per il caffè, mentre i prodotti asportati dovranno essere confezionati solo in sacchetti di carta.

Somministrazione/vendita di alimenti e bevande negli eventi sostenuti dalla Provincia (dal 1° luglio 2022)

Per quanto riguarda gli eventi sostenuti dalla Provincia, invece, la principale novità riguarderà l’eliminazione di piatti, bicchieri e posate monouso in favore dei prodotti lavabili, di cui è possibile approvvigionarsi mediante servizi di consegna e ritiro già oggi presenti sul mercato locale. Questo, sostanzialmente a parità di costi economici e senza aggravi organizzativi, permetterà una riduzione di circa l’85% dei rifiuti prodotti dagli eventi, in un contesto nel quale le bioplastiche, incompatibili coi cicli produttivi degli impianti di compostaggio industriale, vengono oggi smaltite fuori provincia come rifiuto speciale, per un costo di circa 160 € a tonnellata. Inoltre, dal 1° luglio 2022 si potrà somministrare in tali eventi solo acqua del rubinetto, mentre non si potranno somministrare alimenti e bevande in confezione monodose. I servizi di ristorazione affidati all’esterno, altresì, dovranno privilegiare i ristoranti in possesso del marchio “Ecoristorazione Trentino”.

Marco Niro

 
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