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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

Pubblicato l'aggiornamento dell'inventario provinciale delle emissioni in atmosfera

Consultabile sul sito web dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, è aggiornato al 2019

L’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA) ha recentemente pubblicato, sul proprio sito web, l’aggiornamento al 2019 dell’“Inventario delle emissioni della provincia di Trento”.

Particolato dal riscaldamento a legna, ossidi di azoto dal traffico (entrambi in lieve diminuzione)

Le emissioni di particolato atmosferico (PM10 e PM2,5) in Trentino dipendono prevalentemente dalla combustione non industriale, ovvero il riscaldamento civile (84% delle emissioni totali di PM10, 87% del PM2,5) e, in misura molto inferiore, dal trasporto su strada (9% del PM10, 7% del PM2,5). Le emissioni di ossidi di azoto (NOx) dipendono prevalentemente dal trasporto su strada (51%), dalla combustione industriale (15%) e non industriale (13%), e da altre sorgenti mobili (13%, associato in particolare a mezzi agricoli).

Se si prendono in considerazione i diversi combustibili, emerge come la legna sia responsabile del 79% delle emissioni di CO, dell’84% delle emissioni di PM10 e dell’87% del PM2,5. Anche i combustibili utilizzati per i trasporti risultano rilevanti: dalla combustione del diesel si hanno il 61% delle emissioni di NOx ed il 29% della CO2, mentre la benzina verde è responsabile dell’11% delle emissioni di CO e del 7% della CO2.

Rispetto all’inventario precedente (2015), si osserva una riduzione delle emissioni di CO (-13%), NOx (-4%) e particolato (-10%). Tali riduzioni sono legate al calo delle emissioni da riscaldamento a legna, dovuto a un minor consumo di biomassa rispetto al 2015, e delle emissioni da traffico, la cui riduzione è dovuta prevalentemente al rinnovo del parco circolante.

Gli inventari delle emissioni, norme e scopi

Nell’ambito delle attività finalizzate alla gestione della qualità dell'aria, la predisposizione degli inventari delle emissioni in atmosfera, specificamente previsti dalla normativa comunitaria e nazionale, rappresenta un passaggio propedeutico alla definizione degli strumenti di pianificazione, nonché all’utilizzo di modelli matematici finalizzati alla valutazione della qualità dell'aria stessa. Gli inventari delle emissioni costituiscono una raccolta coerente dei valori delle emissioni disaggregati per attività, unità territoriale, combustibile utilizzato, inquinante e tipologia di emissione in un’unità spazio-temporale definita.

Il D. Lgs. 13 agosto 2010, n. 155, prevede che le Regioni e le Province autonome predispongano i rispettivi inventari delle emissioni con cadenza almeno triennale e, comunque, con riferimento a tutti gli anni per i quali lo Stato provvede a scalare l’inventario nazionale su base provinciale.

Elisa Malloci

 
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