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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

Piano provinciale di gestione dei rifiuti: approvato il Quinto aggiornamento, per la parte relativa ai rifiuti urbani

Riduzione dei quantitativi, aumento e miglioramento della raccolta differenziata, comunicazione ambientale, ottimizzazione e autosufficienza territoriale sono gli obiettivi fissati dal documento elaborato dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente

Il 26 agosto 2022 la Giunta provinciale ha approvato in via definitiva, su proposta del presidente e del vicepresidente nonché assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione, il Quinto aggiornamento del Piano provinciale di gestione dei rifiuti, per la parte relativa ai rifiuti urbani. Elaborato dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA), il documento analizza la situazione attuale, evidenzia le principali criticità, prevede gli adeguamenti alle direttive europee (in particolare sulla “economia circolare”) e alla normativa nazionale (necessari anche ai fini dell’accesso ai finanziamenti UE), e indica le azioni o gli interventi da implementare in particolare nella gestione dei rifiuti urbani.

Il Quinto aggiornamento del Piano ha iniziato il suo iter nel corso del 2021 e a fine dicembre 2021 è stato adottato in via preliminare. A fine marzo è scaduto il termine per la presentazione delle osservazioni pubbliche. Tutte le osservazioni sono state analizzate e il loro riscontro è riportato nel documento di “dichiarazione di sintesi”. Rispetto alla proposta di piano adottata in via preliminare, sono state apportate alcune modifiche per accettare parte delle 52 osservazioni pubbliche pervenute, tra le quali anche quella del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL).

Punti di forza, punti di debolezza e obiettivi da raggiungere

Con il precedente Quarto aggiornamento erano stati raggiunti importanti risultati: in particolare, la raccolta differenziata media provinciale è passata dal 21,3% del 2002 al 77,9% del 2019. L’adozione delle migliori pratiche tecnico-amministrative (raccolta porta-a-porta e tariffazione puntuale) ha portato in particolare alcuni bacini di raccolta a risultati eccellenti in termini di percentuale di differenziata, con punte di oltre l’85%. Questi risultati sono stati possibili in primo luogo grazie alle attività sulla formazione effettuate da tutti i soggetti coinvolti nel sistema: Provincia, Comuni, Comunità di valle e Gestori della raccolta. Si sono manifestati tuttavia scostamenti anche notevoli tra le performance dei vari bacini di raccolta in cui è suddiviso il territorio provinciale, anche per quanto riguarda l’organizzazione tecnica e l’applicazione della tassa/tariffa rifiuti.

La situazione che è emersa dall’analisi contenuta nel Quinto aggiornamento è che oggi in Trentino si producono annualmente circa 283.000 tonnellate di rifiuti urbani, delle quali circa 63.000 tonnellate vengono smaltite in discarica.

Alla luce di tale quadro, gli obiettivi che si propone il Piano per i prossimi sei anni sono i seguenti:

  • riduzione del 2% della produzione attuale pro-capite sia del rifiuto indifferenziato che totale;
  • aumento della raccolta differenziata al 78% entro il 2023 e 80% entro il 2028;
  • miglioramento della qualità della raccolta differenziata ed incentivazione di nuove forme di recupero di materia;
  • perseguimento dell’obiettivo di autosufficienza territoriale anche tramite le linee del Programma Nazionale di Gestione dei rifiuti;
  • monitoraggio trasparente dell’andamento della gestione dei rifiuti urbani tramite opportuni indicatori;
  • ottimizzazione territoriale della raccolta dei rifiuti urbani;
  • individuazione del sistema impiantistico più idoneo per il territorio provinciale.

Comunicazione, ricerca e strumenti economici per ridurre i rifiuti e migliorarne la gestione

Il Quinto aggiornamento comprende anche il Piano provinciale della comunicazione sui rifiuti urbani 2022-24. L’intenzione è di coinvolgere in maniera capillare tutti i cittadini, gli Enti pubblici, i Gestori del servizio di raccolta dei rifiuti urbani, le imprese e le associazioni di categoria, così come le scuole, i turisti, la distribuzione organizzata e i mercati, la ristorazione privata e collettiva, gli organizzatori di fiere ed eventi, con l’obiettivo di potenziare l’informazione in materia di rifiuti urbani, incentivare abitudini di consumo a ridotto carico di rifiuti (contro lo spreco alimentare e l’uso eccessivo di imballaggi) e modelli di produzione sostenibili a ridotto carico di rifiuti.

Un importante contributo al miglioramento nella gestione dei rifiuti è atteso anche dal mondo della ricerca e dell’innovazione tecnologica.

Ed ancora: sul versante della governance, fra i numerosi strumenti di natura economica, fiscale e regolamentare esistenti, il Quinto aggiornamento sottolinea l’urgenza di introdurre sistemi fiscali o di finanziamento premiali per processi produttivi ambientalmente più efficienti e a minor produzione di rifiuto, bandi di finanziamento per le migliori pratiche di economia circolare, una revisione dei meccanismi di tassazione dei conferimenti in discarica per incentivare la riduzione dei rifiuti prodotti, e di incrementare le raccolte differenziate e migliorarne la qualità. Tra i numerosi strumenti economici si citano anche le misure di finanziamento previste dal PNRR nazionale per interventi di miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani.

Rifiuti urbani indifferenziati, esportarli o trattarli sul territorio? Una scelta da compiere entro fine anno

Infine, sulla base della collaborazione fra Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, Università di Trento e FBK, il Quinto aggiornamento del Piano di gestione dei rifiuti definisce e consolida i possibili scenari a breve e medio termine nella gestione dei rifiuti urbani indifferenziati prodotti dal nostro territorio, riportati nell’allegato 4 del Piano. Gli scenari chiariscono che, pur raggiungendo elevate percentuali di raccolta differenziata e invitando i cittadini a produrre meno rifiuti, si avrà sempre una parte di rifiuto indifferenziato da gestire. Da un lato la mancanza di discariche sul territorio provinciale (il quarto lotto della discarica di Ischia Podetti a Trento si è definitivamente riempito, mentre il termine dei conferimenti nella discarica nel Comune di Dimaro Folgarida è imminente), e dall’altro la normativa europea che limita in maniera rilevante il loro utilizzo, non rendono più percorribile lo smaltimento del rifiuto indifferenziato in discarica (il Piano prevede comunque la realizzazione di una discarica nella parte nord di Ischia Podetti che dovrà entrare in funzione entro la primavera 2023, la quale però verrà limitata al conferimento del 6% del rifiuto urbano prodotto al fine di prolungarne la vita utile e allo scopo di iniziare ad adeguarsi ai limiti normativi).

Il Quinto aggiornamento ha evidenziato come ormai sia indispensabile fare una scelta sulla gestione del rifiuto urbano indifferenziato: esportarlo fuori Provincia, appoggiandosi ad impianti esistenti e seguendo le leggi del mercato per il costo di trattamento, oppure realizzare un impianto provinciale a tecnologia complessa per il recupero dei rifiuti indifferenziati, raggiungendo un’autonomia anche nel campo del trattamento di questi scarti.

Per rispondere a questo quesito e arrivare a una scelta consapevole, gli uffici provinciali e gli enti di ricerca sono già al lavoro e stanno approfondendo la situazione impiantistica esistente sia dal punto di vista tecnico-ambientale che energetico-economico. In risposta alle osservazioni pubbliche e alle richieste del CAL, verranno valutate le possibili tecnologie con relativo dimensionamento e ubicazione dell’eventuale impianto, oltreché le possibili alternative che non prevedano la realizzazione di un impianto. Sulla base di tali valutazioni, entro il 31 dicembre 2022 la Giunta Provinciale sceglierà quale strategia seguire per il prossimo futuro. Il nuovo addendum al Piano seguirà l’iter completo previsto per l’approvazione di uno strumento di pianificazione già seguito per questo Quinto aggiornamento, con la massima trasparenza e partecipazione dei cittadini.

 
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