Con delibera n. 1545 del 24 agosto 2018, la Giunta provinciale ha approvato i criteri integrativi della normativa statale in merito all'utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici e del digestato. Coinvolta anche l'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente.
Con delibera n. 1545 del 24 agosto 2018, la Giunta provinciale ha approvato i criteri integrativi della normativa statale in merito all'utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici e del digestato.
Normativa nazionale e iniziativa provinciale
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con i Ministeri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle infrastrutture e dei trasporti, dello sviluppo economico e della salute, con decreto n. 5046 del 25/02/2016 ha stabilito "Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue, nonché per la produzione e l'utilizzazione agronomica del digestato". Poiché il decreto ha demandato alle competenze regionali e delle province autonome il compito di normare determinati ambiti relativi a tale argomento, il Dipartimento territorio, agricoltura, ambiente e foreste della Provincia autonoma di Trento ha attivato un gruppo di lavoro interdisciplinare, cui ha partecipato anche l'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente (APPA). Il gruppo di lavoro ha avuto l'obiettivo di predisporre una disciplina locale in grado di contestualizzare nel territorio provinciale, caratterizzato da un ambiente montano e da un'attività zootecnica definita dalle caratteristiche dello stesso, le regole di utilizzo agronomico degli effluenti zootecnici.
La principali novità
La normativa previgente, rappresentata dal Titolo IV delle Norme di attuazione del Piano provinciale di risanamento delle acque, è stata resa inapplicabile dall'entrata in vigore della nuova delibera (ad eccezione di un articolo inerente la disciplina degli scarichi). La nuova normativa provinciale, eliminando precedenti deroghe alla normativa nazionale o introducendo essa stessa nuove regole, fissa nuovi obblighi in capo alle aziende che producono e/o utilizzano gli effluenti zootecnici e i digestati a fini agronomici. Ecco di seguito le principali novità:
Il ruolo di APPA
APPA era già coinvolta nella valutazione dei Piani di utilizzazione agronomica, la cui redazione era precedentemente prevista esclusivamente per gli allevamenti autorizzati in AIA e dal 2013 per la realizzazione di impianti di digestione anaerobica su particelle fondiarie ad uso agricolo, e nelle attività di controllo. Nel rinnovato quadro normativo, APPA proseguirà affiancando il Servizio Agricoltura nelle medesime attività e dando il proprio supporto tecnico nell'applicazione della nuova disciplina.