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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

2019, un anno importante per il monitoraggio della qualità dei fiumi trentini

Le attività programmate dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente

La Direttiva 2000/60/CE (Direttiva Quadro sulle Acque, DQA) istituisce a livello europeo il quadro di riferimento normativo per un’efficace gestione e tutela delle risorse idriche. Tra le altre cose, prevede una pianificazione delle attività di monitoraggio e l’individuazione delle misure necessarie perché i corsi d’acqua raggiungano lo stato “buono” (obiettivo di qualità). L’unità base di gestione prevista dalla DQA è il corpo idrico, cioè un tratto fluviale omogeneo, che viene caratterizzato attraverso un’analisi delle pressioni ambientali insistenti, al fine di valutare il rischio che gli obiettivi di qualità non siano raggiunti.

La classificazione chimica ed ecologica

La DQA prevede la classificazione di qualità dei corpi idrici sulla base dello stato chimico e dello stato ecologico.Per la valutazione dello Stato Chimico è stata definita una lista di sostanze per le quali sono previsti Standard di Qualità Ambientale (SQA) europei. Lo stato chimico può essere classificato come Buono/Non Buono in base al superamento o meno degli SQA previsti. L’elenco delle sostanze è riportato nella Tab. 1/A dell’allegato 1 DM 260/2010. Per la valutazione dello Stato Ecologico è previsto il monitoraggio delle componenti biologiche (macrobenthos, diatomee, fauna ittica) e dei parametri chimico-fisici a supporto. Questi ultimi comprendono i parametri di base e gli “altri inquinanti” (Tab. 1/B dell’allegato 1 DM 260/2010). Le analisi chimiche si effettuano ogni anno nei corpi idrici che presentano criticità. I parametri biologici invece si campionano per un anno nell’arco dei tre anni d’intervallo.

La programmazione del monitoraggio di APPA

Sulla base dei risultati dell’analisi di rischio, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA) pianifica le attività di monitoraggio. I programmi di monitoraggio hanno valenza sessennale, al fine di contribuire alla predisposizione dei piani di gestione e dei piani di tutela delle acque. La programmazione del monitoraggio è soggetta a modifiche e aggiornamenti, al fine di tener conto delle variazioni dello stato dei corpi idrici. APPA ha previsto per i corsi d’acqua la stratificazione del monitoraggio delle componenti biologiche sul triennio 2017-19 per i corpi idrici con criticità, e sul sessennio 2014-2019 per quelli che non hanno criticità. I corpi idrici classificati come a rischio e probabilmente a rischio di non raggiungere gli obiettivi di qualità sono stati inseriti quasi in toto nella rete di monitoraggio. Il 2019 quindi è l’anno di chiusura del sessennio: quest’anno verranno monitorati tutti i corpi idrici in rete appartenenti al bacino del Noce, più alcuni corpi idrici del bacino dell’Avisio e alcuni del Sarca, per un totale di 36 corpi idrici. Il monitoraggio biologico prevede che i corpi idrici siano campionati tre volte nell’arco dell’anno.

CM

 
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