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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

Un progetto scolastico dopo la tempesta Vaia

Realizzato dall'Istituto Comprensivo di Levico Terme sui danni della tempesta Vaia al Parco delle Terme di Levico, anche con il contributo dell'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

La terribile tempesta che ha interessato l'Italia nord orientale negli ultimi giorni di ottobre dello scorso anno ha causato 17 vittime e danni ingentissimi, soprattutto al soprassuolo forestale delle regioni colpite. Le raffiche di vento, che in certi casi hanno raggiunto i 200 km orari, hanno fatto cadere milioni di piante nelle foreste di Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Anche il Parco delle Terme di Levico ha subito la furia della tempesta: ben 180 piante sono cadute, distruggendo parte del patrimonio arboreo che includeva anche piante secolari, derivanti dal primo impianto realizzato nei primissimi anni del '900.
L'Istituto Comprensivo di Levico ha voluto portare l'argomento fra i banchi di scuola, per approfondire le cause di quanto avvenuto e sensibilizzare gli alunni nei confronti dell'importanza della protezione di un ambiente che si sta dimostrando sempre più fragile. Da qui la proposta del progetto: "Gli amici del parco... e della natura", che ha coinvolto tutte le classi della scuola primaria e secondaria di primo grado di Levico in collaborazione con esperti di diverse istituzioni che hanno realizzato gli interventi in classe.

Il contributo del Corpo dei Vigili del Fuoco

Con il corpo dei Vigili del Fuoco, si è voluto trasmettere il messaggio che il pompiere nasce e si sviluppa come figura di aiuto alla cittadinanza, andando a svolgere diverse mansioni a difesa degli abitanti del paese e del suo territorio. Si è parlato in particolare di ciò che è successo alla fine di ottobre, sul fatto che l'emergenza ha colpito tutto il paese, richiedendo di attivare il piano di emergenza comunale; la caserma dei pompieri si è trasformata in un centro pulsante delle operazioni che hanno riguardato tutto il Comune. Si è commentato inoltre la reazione che il paese ha dimostrato durante l'emergenza, dimostrando numerosi gesti di vicinanza, affetto ed aiuto concreto. Si è voluto sottolineare infine come la situazione drammatica abbia fatto emergere tra i cittadini di Levico le virtù di unione, fratellanza e comunità.

Il contributo del custode forestale

Anche il custode forestale del Comune di Levico ha realizzato alcuni interventi, per spiegare ai ragazzi quanto successo nei boschi del Trentino dal punto di vista selvicolturale e ambientale. Il bosco ha subito danni enormi, una ferita che richiederà molti decenni prima di rimarginarsi completamente. E l'accentuarsi dei fenomeni atmosferici, legato al riscaldamento globale, rende necessario un ripensamento della selvicoltura. E' fondamentale incrementare la stabilità del soprassuolo forestale e la sua resistenza ad eventi così catastrofici, prendendo in considerazione anche la possibilità di diminuire la percentuale delle specie arboree più vulnerabili, anche se di alto valore commerciale.

Il contributo di APPA

Il terzo tipo di interventi in classe è stato realizzato da un funzionario dell'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente (APPA) che ha invece approfondito il tema della storia del Parco delle Terme di Levico e la sua evoluzione nel tempo. Attraverso l'analisi di foto d'epoca si sono approfonditi gli aspetti socioeconomici della Levico al tempo dell'Impero austroungarico, passando per le due guerre mondiali ed il dopoguerra. La morfologia del parco è mutata negli anni riflettendo quanto succedeva nel territorio circostante, ma anche in risposta alle dinamiche meteorologiche che si sono susseguite nell'ultimo secolo, in particolare la tromba d'aria del 2002 e l'ultima disastrosa tempesta.

La raccolta fondi

Il progetto dell'Istituto Comprensivo di Levico Terme ha poi previsto l'adesione della scuola alla raccolta fondi intitolata "Adotta un albero", iniziativa che il parco ha lanciato per poter procedere speditamente all'acquisto e messa a dimora delle nuove piante che andranno a sostituire quelle cadute. Gli alunni sono riusciti a racimolare un importante somma con cui è previsto l'acquisto di due alberi di dimensioni medio-grandi che verranno messi a dimora alla presenza di tutta la scuola, in un momento cerimoniale a cui parteciperanno le autorità. Si tratta di un abete rosso che sarà piantato vicino alla chiesetta della "Madonna del Pez", albero dal significato storico e legato alla tradizione e toponomastica levicense; ed una betulla dal significato augurale: questa specie arborea infatti è stata considerata fin dall'antichità da numerose popolazioni un simbolo di vita e di rinascita, primo albero dell'alfabeto celtico, albero cosmico unione fra i regni della terra e del cielo. Un segno di speranza quindi, che gli alunni delle scuole di Levico ricorderanno a lungo.

NC