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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

Vigilanza e controlli, chi fa cosa all'interno di APPA

La legge assegna all’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente importanti compiti di vigilanza e controllo ad alto contenuto tecnico-scientifico, attuati mediante il Settore autorizzazioni e controlli e il Nucleo ispettivo della Direzione

La legge provinciale 11 settembre 1995 n. 11, che ha istituito l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA), assegna all’Agenzia precisi compiti in ordine alla vigilanza e ai controlli in campo ambientale. In particolare, l'art. 2 comma 1, lettera a) recita: "all'Agenzia spetta l'esercizio delle funzioni tecniche di vigilanza e controllo dei fattori fisici, chimici e biologici ai fini della tutela dell'aria, delle acque e del suolo dagli inquinamenti, della gestione dei rifiuti e della prevenzione dell'inquinamento acustico".

In tale ambito l’Agenzia provvede all'attività specialistica, ovvero all'attività ad alto contenuto tecnico-scientifico o richiedente l'impiego di particolari strumentazioni. L'attività è caratterizzata da accertamenti tecnici complessi quali: campionamenti con misura di parametri fisici e chimici, effettuati in campo, sulle acque reflue, sui rifiuti, sull'emissione di rumori e sugli agenti fisici ad alta e bassa frequenza, sulle emissioni in atmosfera derivanti dalle attività industriali. 

Dopo le profonde modifiche apportate all’organizzazione ed alle competenze dell’Agenzia con la deliberazione della Giunta provinciale n. 647 del 15 maggio 2020, l’attività di vigilanza e controllo dell’Agenzia è svolta dal Settore autorizzazioni e controlli, che si avvale di 6 ispettori ambientali, e dal Nucleo ispettivo alla diretta dipendenza del Direttore, che si avvale di 3 ispettori ambientali.

Il Settore autorizzazioni e controlli

Le attività del Settore autorizzazione e controlli in materia di controlli sono di seguito delineate:

  • attività ispettiva su impianti in regime di autorizzazione integrata ambientale (AIA):
    • ordinaria (programmata) per la verifica del rispetto da parte dei gestori delle prescrizioni delle autorizzazioni; della regolarità degli autonomi controlli e dei sistemi di monitoraggio in continuo delle emissioni; dei limiti di emissioni; della funzionalità dei sistemi di prevenzione ambientale; degli obblighi di comunicazione;
    • straordinaria (non programmata) in caso di: rilascio/rinnovo/modifica di atti autorizzativi (su richiesta dell’Autorità competente); indagini relative a incidenti; segnalazioni di inconvenienti tecnici; reclami di cittadini o comitati o richieste delle Autorità;
  • attività ispettiva su impianti in regime di autorizzazione ordinaria o semplificata (o AUT, autorizzazione unica territoriale), con accertamenti tecnico-amministrativi su aspetti sia impiantistici che gestionali in relazione a emissioni, scarichi, gestione dei rifiuti, rumore, per il rispetto delle prescrizioni autorizzatorie e dei limiti di legge;
  • attività di accertamento tecnico-amministrativo presso gli impianti di gestione di rifiuti in regime di autorizzazione ordinaria o semplificata (es. RAEE, VFU), con riferimento sia ai rifiuti trattati che alle caratteristiche dei materiali recuperati;
  • attività di accertamento tecnico presso i siti inquinati, con riguardo alle modalità di esecuzione del piano di caratterizzazione, del progetto di bonifica e della certificazione finale di avvenuta bonifica (con controlli sulle matrici interessate dall’inquinamento);
  • attività di accertamento tecnico-amministrativo sulla gestione delle terre e rocce da scavo;
  • attività di accertamento tecnico-amministrativo sulla gestione delle cave per gli aspetti ambientali
  • attività di vigilanza e controllo in materia di inquinamento acustico;
  • attività di vigilanza e controllo in materia di emissioni da radiazioni non ionizzanti da campi elettromagnetici (a bassa e ad alta frequenza);
  • ispezioni negli impianti produttivi a rischio di incidente rilevante (RIR, cd. Seveso) per gli aspetti ambientali (unitamente a ISPRA, VVFF e INAIL);
  • attività di accertamento tecnico a supporto del Corpo forestale, dei Corpi di polizia locale/municipale, degli altri organi di controllo specialistici della Provincia e dello Stato nonché dell’Autorità giudiziaria;
  • intervento nei casi di emergenze ambientali, nell’ambito (o anche al di fuori) del sistema di reperibilità della Protezione civile.

Il Nucleo ispettivo

Il Nucleo ispettivo ha invece compiti di polizia giudiziaria, svolgendo le attività di indagine in materia ambientale su delega delle Procure della Repubblica ed in stretta collaborazione con il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri. Il Nucleo ispettivo di APPA opera sulla base di una specifica programmazione condivisa con l’Autorità giudiziaria e per le principali e più complesse attività ispettive individuate dal Direttore dell’Agenzia.

In particolare, i compiti del Nucleo ispettivo sono i seguenti:

  • verifiche nell’ambito di emergenze ambientali su richiesta della Protezione civile;
  • indagini delegate (e direttive di indagine) dell’Autorità giudiziaria;
  • attività di collaborazione del personale ispettivo di APPA (Direzione, SAC, SQA) al Corpo Forestale Trentino (CFT) e Nucleo Operativo Specialistico Forestale (NOSF), alla Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale, al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente, alla Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza, agli enti locali e ai corpi di polizia locale e municipale ad altre strutture provinciali.
 
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