Sono diversi i soggetti che in Trentino vigilano sul rispetto della normativa ambientale: Corpo forestale, Servizio Minerario, Corpi di polizia locale, custodi forestali, guardiacaccia, guardiapesca e organi dello Stato
L’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA) non è l’unico soggetto preposto al controllo ambientale in Trentino. Oltre a essa operano altri enti, ciascuno con il proprio ambito di azione.
I soggetti del controllo
Le normative provinciali individuano i seguenti soggetti competenti:
Il controllo ordinario
All'attività di controllo ambientale ordinario provvedono il Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento e i Corpi di polizia locale.
Il Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento (CFT) agisce in ambiente extraurbano, rurale e montano, con obiettivi di salvaguardia delle risorse silvo-pastorali e montane, delle aree protette, della biodiversità e dei valori naturalistici e paesaggistici, della fauna, della flora e dei funghi, del suolo, del demanio idrico e dei corsi d’acqua, ivi compresa la polizia idraulica, nei seguenti settori di intervento:
I Corpi di polizia locale agiscono invece in ambiente urbano e perturbano, nei seguenti settori di intervento:
Il controllo specialistico
Oltre all’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, altri due soggetti provvedono all’attività di controllo ambientale specialistico: il Nucleo operativo specialistico forestale e il Servizio minerario della Provincia autonoma di Trento.
Il Nucleo operativo specialistico forestale (NOSF) svolge un’azione continuativa e specialistica di prevenzione, controllo e repressione in materia di ambiente, con particolare riferimento alle materie dell’antinquinamento e dei reati ambientali in genere (urbanistica, polizia idraulica, cave, incendi, ecc), nei seguenti settori di intervento:
Il Servizio minerario della Provincia autonoma di Trento svolge le funzioni relative al controllo sull'attività di cava e miniera per quanto riguarda le norme di polizia mineraria, al controllo sul rispetto delle norme riguardanti la salute e sicurezza del lavoro, per quanto di sua competenza, nonché alla verifica del rispetto dei progetti di coltivazione, di ricerca e delle norme tecniche contenute nei disciplinari di autorizzazione e di concessione, per gli aspetti esclusivamente minerari. In particolare, ove vi sia l’apporto di materiale proveniente dall’esterno, anche ai fini del recupero ambientale del sito estrattivo, il Servizio minerario è competente relativamente al controllo, in base al progetto autorizzato, dei volumi depositati e della corretta esecuzione dei lavori per quanto riguarda l’andamento morfologico del terreno.
Gli organi dello Stato
Le attività di vigilanza ambientale coinvolgono, inoltre, anche organi dello Stato, quali l’Arma dei Carabinieri, che ha attivato appositi Nuclei Operativi Ecologici (N.O.E.), la Guardia di Finanza, che ha costituito dei Nuclei ambiente, e l’Autorità giudiziaria, tramite le Sezioni di polizia giudiziaria istituite presso le Procure della Repubblica.