Logo per la stampa
 
 

Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

Gli altri soggetti preposti al controllo ambientale in Trentino

Sono diversi i soggetti che in Trentino vigilano sul rispetto della normativa ambientale: Corpo forestale, Servizio Minerario, Corpi di polizia locale, custodi forestali, guardiacaccia, guardiapesca e organi dello Stato

L’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA) non è l’unico soggetto preposto al controllo ambientale in Trentino. Oltre a essa operano altri enti, ciascuno con il proprio ambito di azione.

I soggetti del controllo

Le normative provinciali individuano i seguenti soggetti competenti:

  1. la Provincia, tramite:
    • il Corpo forestale;
    • l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente;
    • il Servizio minerario;
  2. i Comuni, tramite i Corpi di Polizia locale (anche a livello sovra comunale), con il supporto dei Servizi ambiente e degli Uffici tecnici;
  3. altri soggetti quali:
    • i Custodi forestali, dipendenti dei Comuni (oppure convenzionati);
    • i Guardiacaccia, dipendenti dall’Associazione cacciatori trentini;
    • i Guardiapesca, dipendenti dalle associazioni pescatori.
 

Il controllo ordinario

All'attività di controllo ambientale ordinario provvedono il Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento e i Corpi di polizia locale.

Il Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento (CFT) agisce in ambiente extraurbano, rurale e montano, con obiettivi di salvaguardia delle risorse silvo-pastorali e montane, delle aree protette, della biodiversità e dei valori naturalistici e paesaggistici, della fauna, della flora e dei funghi, del suolo, del demanio idrico e dei corsi d’acqua, ivi compresa la polizia idraulica, nei seguenti settori di intervento:

  • vincolo idrogeologico, idraulico, urbanistico e paesaggistico: protezione dei terreni dal dissesto idrogeologico provocato da irregolari disboscamenti, utilizzazioni forestali, movimenti di terra, trasformazioni del bosco in altra forma di utilizzazione del suolo, uso irrazionale dei terreni pascolivi; abusivismo edilizio; controllo delle zone a tutela ambientale; polizia idraulica; limitazione alla circolazione dei veicoli a motore sulle strade forestali e nelle aree soggette a vincolo idrogeologico;
  • fauna selvatica e armi: tutela animali, controllo dell’attività venatoria e della pesca, lotta al bracconaggio, verifica dell’attività di tassidermia, codice delle armi e degli esplosivi;
  • sistema delle aree protette: sorveglianza del settore trentino del Parco Nazionale dello Stelvio e della Rete Natura 2000;
  • gestione dei rifiuti, bonifica dei siti inquinati e tutela dagli inquinamenti: controllo di formulari, registri e modelli, smaltimento e abbandono rifiuti, materiali da scavo, scarichi e deiezioni degli allevamenti zootecnici;
  • flora, fauna, funghi e tartufi: controllo della raccolta e commercializzazione dei funghi epigei, dei tartufi, della flora spontanea alpina, della fauna inferiore;
  • difesa dei boschi dagli incendi: prevenzione e contrasto degli incendi boschivi;
  • codice della strada in relazione alle funzioni di istituto,
  • disciplina delle piste da sci.
 

I Corpi di polizia locale agiscono invece in ambiente urbano e perturbano, nei seguenti settori di intervento:

  • tutela del suolo (gestione rifiuti in ambito urbano, rifiuti abbandonati/discariche, controllo sul trasporto di rifiuti, veicoli abbandonati),
  • tutela delle acque (interventi su sversamenti e inquinamenti e verifica scarichi civili e rispetto regolamenti comunali in materia),
  • controllo dell’inquinamento acustico (verifiche su segnalazioni di disturbo e contestazione violazioni regolamenti comunali o per il superamento dei limiti di emissione rilevati dai tecnici),
  • controllo in materia urbanistico/edilizia e tutela del paesaggio,
  • controllo dell’inquinamento luminoso ed elettromagnetico,
  • tutela degli animali.

Il controllo specialistico

Oltre all’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, altri due soggetti provvedono all’attività di controllo ambientale specialistico: il Nucleo operativo specialistico forestale e il Servizio minerario della Provincia autonoma di Trento.

Il Nucleo operativo specialistico forestale (NOSF) svolge un’azione continuativa e specialistica di prevenzione, controllo e repressione in materia di ambiente, con particolare riferimento alle materie dell’antinquinamento e dei reati ambientali in genere (urbanistica, polizia idraulica, cave, incendi, ecc), nei seguenti settori di intervento:

  • impianti fissi e itineranti sul territorio provinciale, autorizzati ad effettuare operazioni di recupero in procedura ordinaria oppure semplificata rifiuti inerti non pericolosi di provenienza edile o stradale;
  • controllo sulla tracciabilità dei rifiuti generati dalla filiera produttiva del legno;
  • movimentazioni, sbancamenti e riporti di materiale da scavo e non, di importanti dimensioni: gestioni dei materiali da scavo presso cantieri di sistemazione agraria, dissodamenti di aree boscate e attività di costruzione in senso lato, laddove le previsioni di progetto evidenziano importanti sbancamenti e movimentazioni di terreno;
  • svolgimento di attività di vigilanza particolarmente complesse, anche d’ambito sovra distrettuale con riferimento all’attività di gestione dei rifiuti, edilizia, paesaggistica, polizia idraulica, cave, incendi, ecc.;
  • controllo dei rifiuti su strada: posti di controllo stradale volti a monitorare secondo un disegno mirato, cantieri, situazioni particolari, impianti di smaltimento e/o recupero di rifiuti.
 

Il Servizio minerario della Provincia autonoma di Trento svolge le funzioni relative al controllo sull'attività di cava e miniera per quanto riguarda le norme di polizia mineraria, al controllo sul rispetto delle norme riguardanti la salute e sicurezza del lavoro, per quanto di sua competenza, nonché alla verifica del rispetto dei progetti di coltivazione, di ricerca e delle norme tecniche contenute nei disciplinari di autorizzazione e di concessione, per gli aspetti esclusivamente minerari. In particolare, ove vi sia l’apporto di materiale proveniente dall’esterno, anche ai fini del recupero ambientale del sito estrattivo, il Servizio minerario è competente relativamente al controllo, in base al progetto autorizzato, dei volumi depositati e della corretta esecuzione dei lavori per quanto riguarda l’andamento morfologico del terreno.

Gli organi dello Stato

Le attività di vigilanza ambientale coinvolgono, inoltre, anche organi dello Stato, quali l’Arma dei Carabinieri, che ha attivato appositi Nuclei Operativi Ecologici (N.O.E.), la Guardia di Finanza, che ha costituito dei Nuclei ambiente, e l’Autorità giudiziaria, tramite le Sezioni di polizia giudiziaria istituite presso le Procure della Repubblica.

 
Per ulteriori approfondimenti