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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

Aria - Estratto divulgativo

I dati ed i contenuti principali del capitolo

Nel periodo 2015-2019, gli inquinanti atmosferici presenti in concentrazioni più elevate, ancorché in tendenziale diminuzione, continuano a essere le polveri sottili (PM10), il biossido di azoto (NO2) e l’ozono (O3), con superamento dei limiti fissati per la salute umana nel caso degli ultimi due.

  • Nove stazioni di misura. La rete di monitoraggio della qualità dell’aria della Provincia autonoma di Trento è attualmente composta da:
    • 1 stazione di misura di “traffico” (Trento – via Bolzano);
    • 6 stazioni di misura di “fondo”, 4 delle quali localizzate in siti urbani o suburbani (Trento – Parco S. Chiara, Rovereto, Riva del Garda, Borgo Valsugana) e 2 in siti rurali (Piana Rotaliana e Monte Gaza);
    • 2 stazioni mobili che possono essere utilizzate per campagne di misura temporanee.
  • Emissioni in calo. L’aggiornamento più recente dell’Inventario delle emissioni della Provincia autonoma di Trento si riferisce al 2015. Il quadro che emerge è quello di una situazione in miglioramento. Rispetto ai dati dell’aggiornamento precedente (2013), si ha una complessiva diminuzione delle emissioni, in particolare di polveri sottili PM10 (-15%), di ossidi di azoto NOx (-20%), di biossido di zolfo SO2(-43%), di monossido di carbonio CO (-3,6%) e di CO2 (-10%). Non tutti i settori emissivi hanno però contribuito equamente a questa diminuzione. Si nota infatti una sostanziale stabilità delle emissioni relative al riscaldamento domestico, mentre si ha una riduzione più marcata delle emissioni derivanti da traffico stradale. Il contributo della combustione industriale e dei processi produttivi è invece in leggero calo.
 

Distribuzione percentuale delle emissioni dei principali macroinquinanti per macrosettore (2015)
[fonte: Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente]

 
  • La qualità dell’aria. Le concentrazioni più elevate nel raffronto con i limiti di qualità dell’aria, ancorché in tendenziale diminuzione, continuano a riferirsi alle polveri sottili (PM10), al biossido di azoto (NO2), all’ozono (O3) e al benzo(a)pirene. Per gli altri inquinanti monitorati (SO2, CO, Benzene, Piombo e altri metalli), le concentrazioni si confermano invece inferiori ai limiti ed evidenziano quindi il raggiungimento degli obiettivi di qualità senza la necessità di dover intraprendere ulteriori specifiche misure di contenimento.
 

Concentrazione media annuale di NO2 nel periodo 2008-2019 (valore limite per la protezione della salute umana D.Lgs. 155/2010: media annuale 40 μg/m3)
[fonte: Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente]