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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

Energia e clima

In considerazione della stretta correlazione tra energia e clima, si riportano qui i dati relativi a entrambe le tematiche, per quanto affrontate in due distinti capitoli del Rapporto.

Per quanto riguarda la produzione energetica, con riferimento all’ultimo periodo per il quale sono risultati disponibili i dati (2014-2016), ben l’82,7% dell’elettricità prodotta in Trentino proviene da fonti rinnovabili, ovvero, in via quasi esclusiva, dall’idroelettrico. Il restante 17,3% (in aumento nel periodo considerato) proviene invece da impianti di cogenerazione (ovvero contestuale produzione di elettricità e calore) che utilizzano fonti fossili.

Per quanto riguarda i consumi, confrontando la media del periodo 2008-2010 con quella del periodo 2014-2016, si evince come i consumi energetici finali in Trentino siano diminuiti del 15%. A diminuire, in termini percentuali, sono stati soprattutto i consumi dovuti alle perdite della rete elettrica (-35%), quelli agricoli (-26%), quelli per i trasporti (-25%) e quelli civili (-17%). L’unico aumento si è registrato nei consumi industriali (+ 6%).

Riguardo alle emissioni di anidride carbonica, il principale gas serra, l’Inventario provinciale delle emissioni individua il macrosettore del trasporto su strada quale principale sorgente, con un contributo pari a circa il 39%; seguono, per circa il 28%, le emissioni dovute alla combustione industriale, mentre la combustione non industriale, riconducibile quasi interamente ai riscaldamenti domestici (metano in particolare), contribuisce per il 23,6%. Rispetto al precedente aggiornamento dell’Inventario, l’emissione netta di anidride carbonica in Trentino è diminuita complessivamente di circa il 10%, passando dalle 3.280 kt del 2013 alle 2.945 del 2015.

Il quadro climatico, che chiaramente risente di dinamiche non solo locali, ma soprattutto extralocali, presenta criticità alle quali l’amministrazione provinciale sta cercando di dare un’efficace risposta.

I dati segnalano un evidente aumento delle temperature: nelle stazioni di riferimento di Trento (312 m), Cavalese (960 m) e Cles (665 m), le temperature sono aumentate di circa 0,9 °C a Trento e Cles e di circa 0,8 °C a Cavalese nel periodo 1991-2019 rispetto alla media del periodo di riferimento 1961-1990. Per quanto riguarda i ghiacciai, i dati disponibili testimoniano una deglaciazione di rilevanti dimensioni, apparentemente inarrestabile: fino agli anni Sessanta la riduzione media della superficie glaciale in Trentino era inferiore allo 0,5% annuo, poi è andata aumentando in modo esponenziale fino agli attuali valori di poco inferiori al 2%: ai giorni nostri il ritiro glaciale è circa quattro volte maggiore rispetto a un secolo fa.

La lotta al cambiamento climatico viene effettuata su due piani: mitigazione e adattamento. Le azioni di mitigazione sono prevalentemente affidate al Piano Energetico-Ambientale Provinciale, in fase di ridefinizione per il periodo 2021-2030. Sul fronte dell’adattamento è stato invece avviato un percorso verso la definizione di una Strategia Provinciale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici.