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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

Approfondimenti sul laboratorio di idrobiologia di San Nicolò

Il laboratorio di idrobiologia di Forte S. Nicolò a Riva del Garda  è stato il primo laboratorio ad occuparsi stabilmente del monitoraggio del lago di Garda e dei suoi immissari, nonché del lago di Ledro e dei torrenti dell’area gardesana.

Il laboratorio inizia la sua attività nel 1989, grazie alla lungimiranza del professor Alvise Vittori (1932-2018), idrobiologo, allora responsabile della sezione Idrobiologia della Stazione Sperimentale Agraria e Forestale di S. Michele all'Adige (attuale Fondazione Mach).

Il compito primario del laboratorio è l’esecuzione di controlli e ricerche per approfondire le conoscenze sull’ecosistema lacustre gardesano, in modo da seguire nel tempo l’evoluzione del bacino ai fini della salvaguardia di questo naturale patrimonio.

L’attività sul lago prevedeva profili mensili sulla colonna d’acqua di alcuni parametri chimico fisici, nonché analisi chimiche su campioni d’acqua raccolti a profondità discrete ed analisi biologiche sulle comunità fito e zooplanctoniche. Le indagini si estendevano all’intero corpo lacustre, due stazioni in area trentina, due in zona veneta delle quali una nel punto di massima profondità del Lago, e una in territorio bresciano. I dati raccolti venivano pubblicati in quaderni annuali.

L’attività dell’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente in campo idrobiologico è iniziata nel 1997, più o meno contemporaneamente a quella delle province limitrofe.

Ben oltre tale data, fino alla fine del 2005, il campo di indagine del laboratorio varcava i confini trentini, proprio in virtù della professionalità e dell’esperienza acquisita. Da lì in poi è iniziata la collaborazione con ARPA Veneto e ARPA Lombardia, allo scopo di ottimizzare la rete di monitoraggio sui corpi idrici interregionali, bilanciare lo sforzo economico ed organizzativo impiegato nelle attività e migliorare lo scambio di conoscenze e competenze tra le diverse strutture. Tale collaborazione si è intensificata e consolidata negli anni fino a portare ad un programma di monitoraggio unificato del lago di Garda (Accordo ufficializzato il 23/12/2015) ed alla classificazione  dello stato ecologico del Lago, come previsto dal D. Lgs. 152/2006, in applicazione della Direttiva 2000/60/CE (Direttiva Quadro sulle Acque).

Oltre all’attenzione particolare sul lago di Garda, il laboratorio, essendo incardinato nel Settore Tecnico per la Tutela dell'Ambiente dell'Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente, partecipa allo svolgimento delle analisi biologiche su laghi e torrenti trentini e a tutte le attività di monitoraggio che competono a detto Settore.

Nel corso degli anni il laboratorio ha preso parte ad alcuni progetti europei o nazionali di ricerca per la parte di competenza, e precisamente:

  • Progetto finanziato dalla Comunità Europea  “Hydraulic, Sedimentological and Ecological Problems of Multifunctional Riparian Forest Management” (RIPFOR). Nell’ambito di questo progetto, a cui hanno partecipato anche l’Università degli Studi di Trento- Dipartimento di Ingegneria Civile, l’Università di Berlino, l’Università di Karlsruhe e l’Università di Vienna, sono state applicate alcune metodiche biologiche sui siti in studio (analisi quantitativa della comunità dei macroinvertebrati, analisi della capacità di ritenzione, applicazione dell’indice IFF).(2000 – 2003).
  • Progetto “Experimentation of a remote sensing integrated System for lake water monitoring” (NYNPHA) finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche per quanto attinente al contributo idrobiologico.(2001 – 2003)
  • Attività nell’ambito del progetto comunitario PIC Interreg IIIB Spazio Alpino “ Alpine lakes network”. Al progetto partecipano Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia, Liechestein, Svizzera per un totale di 10 Istituzioni.
    Per la provincia di Trento il rappresentante è il Servizio rapporti comunitari che ha chiesto supporto ad APPA per quanto attinente agli aspetti ambientali (2005-2007).
    In particolare la partecipazione di APPA è stata richiesta per raccogliere i dati significativi dal punto di vista ambientale, utili per raggiungere gli obiettivi di progetto.
  • Progetto EULAKES (European Lakes Under Environmental Stressors)  Il progetto prevedeva un confronto sulle problematiche ambientali legate al cambiamento climatico e alle pressioni antropiche tra quattro realtà europee: lago di Garda (Italia), lago Balaton (Ungheria), lago Neusiedl (Austria) e lago Charzykowskie (Polonia). (2010-2013)
  • Partecipazione in qualità di Observer al progetto europeo Eco-AlpsWater  (programma Interreg Alpine Space), che ha come obiettivo l’integrazione dei metodi tradizionali di monitoraggio degli elementi di qualità biologica di laghi e fiumi (fitoplancton, diatomee bentoniche, batteri, fitobenthos e pesci) con nuove tecniche di Next Generation Sequencing (NGS) per l’analisi del DNA ambientale. Al progetto partecipano Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera. (2018-2021).