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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

La valutazione dello Stato Chimico e dello Stato Ecologico


La qualità dei laghi e dei fiumi si basa sulla valutazione dello stato Stato Chimico e dello StatoEcologico.

Per la valutazione dello Stato Chimico è stata definita a livello di Comunità europea una lista di sostanze pericolose dette ‘prioritarie’, per le quali sono previsti dei limiti europei chiamati  Standard di Qualità Ambientale. Lo Stato Chimico si classifica  “Non Buono” o “Buono” in base al superamento o meno di questi limiti.  Le sostanze identificate come ‘prioritarie’, che concorrono a definire lo stato chimico, comprendono ad esempio alcuni tipi fitofarmaci, di idrocarburi o metalli pesanti, pericolosi nell’ambiente perché possono accumularsi all’interno degli organismi viventi.

 
 


Per la valutazione dello Stato Ecologico è previsto il monitoraggio di alcune componenti biologiche e l’analisi di alcuni parametri chimico-fisici.

a) Elementi di qualità biologica

Le componenti biologiche dei fiumi da considerare per il monitoraggio dei corsi d’acqua alpini ai fini della classificazione per lo Stato Ecologico sono i macroinvertebrati, le diatomee, le macrofite (piante acquatiche macroscopiche) ed i pesci. Per i laghi invece si prende in considerazione il fitoplancton e le macrofite, i pesci ed il benthos di fondo (organismi acquatici che vivono in stretto contatto con il fondo).

b) Parametri chimico – fisici

I parametri chimico-fisici misurati per descrivere lo stato ecologicodei fiumi sono quattro: ossigeno in percentuale di saturazione, azoto ammoniacale, azoto nitrico e fosforo totale. I risultati analitici numerici  di questi parametri vengono elaborati attraverso un indice sintetico previsto dall’attuale normativa, detto LIMeco (Livello di Inquinamento dai Macrodescrittori). 

Per i laghi invece si combinano le informazioni che derivano da 3 parametri: sono il fosforo totale, la trasparenza e l’ossigeno ipolimnico. Dai risultati ottenuti si elabora un indice sinterito chiamato LTLeco (Livello Trofico dei Laghi per lo stato ecologico).

b)  Altri inquinanti

Per definire lo stato ecologico, si valuta anche la presenza o meno di una serie sostanze  definite “altri inquinanti”. Esse comprendono degli inquinanti specifici diversi dalle sostanze prioritarie utilizzate per determinare lo stato  chimico

La classe di Stato Ecologico è data dal risultato peggiore tra quelli ottenuti dalle componenti monitorate. Vale il principio quindi del “one out – all out”, cioè la classificazione viene determinata dalla componente che ottiene la classificazione più bassa. Può succedere ad esempio che i maroinvertebrati, i pararametri chimico-fisici e gli altri inquinanti indichino una situazione buona mentre le diatomee solo una sufficiente. Lo stato ecologico quindi viene classificato come sufficiente.

c) Elementi di qualità idromorfologica (solo per lo stato elevato)

Qualora il corpo idrico risulti con stato ecologico elevato, è necessario confermare questo giudizio con l’analisi degli elementi di qualità idromorfologica.
Per alcuni tratti fluviali infatti si valuta la presenza di elementi artificiali (quali briglie, argini, dighe, etc.) ed il loro impatto sulle condizioni della morfologia fluviale naturale. Per valutare tali differenze tra la morfologia attuale e quella naturale si utilizza l’Indice di Qualità Morfologica IQM, che è costituito da una serie di domande riferite alla morfologia fluviale (es. struttura del fondo dell’alveo, presenza di vegetazione sulle sponde, etc.).

Lo Stato Ecologico viene poi sintetizzato attraverso un giudizio basato su 5 classi di qualità che vanno da cattivo ad elevato. Per ogni classe vi è un colore corrispondente che poi viene riportato anche nella parte dei dati di monitoraggio.

 



Giudizio sintetico dello stato di qualità con i corrispondenti colori di riferimento