Cosa sono, sorgenti, dove si trovano, effetti sulla salute e sull'ambiente, limiti normativi.
1. Cosa sono?
Nel particolato atmosferico sono presenti metalli di varia natura. I principali sono Cadmio, Zinco, Rame, Nichel, Piombo e Ferro.
2. Sorgenti
I metalli presenti nel particolato atmosferico provengono da una molteplice varietà di fonti: il Cadmio e lo Zinco sono originati prevalentemente da processi industriali, il Rame ed il Nichel provengono dalla combustione, il Piombo dalle emissioni autoveicolari, il Ferro proviene dall’erosione dei suoli, dall’utilizzo di combustibili fossili e dalla produzione di leghe ferrose.
In particolare, il Piombo di provenienza autoveicolare è emesso quasi esclusivamente da motori a benzina in cui è contenuto sotto forma di Piombo tetraetile e/o tetrametile con funzioni di antidetonante. Negli agglomerati urbani tale sorgente rappresenta pressoché la totalità delle emissioni di Piombo e la granulometria dell’aerosol che lo contiene si colloca quasi integralmente nella frazione respirabile (PM10). L’adozione generalizzata della benzina “verde” (0,013 g/l di Pb) dal 1° gennaio 2002, ha portato una riduzione delle emissioni di Piombo del 97%; in conseguenza di ciò è praticamente eliminato il contributo della circolazione autoveicolare alla concentrazione in aria di questo metallo.
3. Dove si trovano?
I metalli costituiscono una parte importante del particolato atmosferico e conseguentemente ne condividono la distribuzione in atmosfera, i tempi di permanenza, ...
Trattandosi peraltro di inquinanti esclusivamente primari, la loro concentrazione sarà tendenzialmente maggiore in vicinanza delle fonti di emissione.
4. Effetti sulla salute e sull’ambiente
I metalli monitorati a maggiore rilevanza sotto il profilo tossicologico sono il Nichel, il Cadmio ed il Piombo.
In particolare, i composti del Nichel e del Cadmio sono classificati dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro (I.A.R.C.) come cancerogeni per l’uomo.
Per quanto concerne il piombo, il saturnismo è il fenomeno più grave ed evidente; inoltre è stato evidenziato un ampio spettro di effetti tossici, in quanto tale sostanza interferisce con numerosi sistemi enzimatici. Queste evidenze hanno portato ad una drastica riduzione delle possibili fonti di intossicazione, sia nel campo industriale che civile.
L’esposizione al piombo presente nelle atmosfere urbane e di provenienza autoveicolare, essendo un fenomeno quotidiano e protratto per l’intero corso della vita, può determinare a causa del suo accumulo all’interno dell’organismo, effetti registrabili come forma patologica.
5. Limiti normativi
Il Decreto Legislativo del 13 agosto 2010, n. 155 (recepimento della direttiva europea 2008/50/CE) stabilisce il valore limite per la concentrazione nell’aria ambiente di piombo.
Periodo di mediazione | Valore limite |
Anno civile | 0,5 µg/m3 |
Il Decreto Legislativo del 13 agosto 2010, n. 155 (recepimento della direttiva europea 2008/50/CE) stabilisce inoltre i valori obiettivo per le concentrazioni nell’aria ambiente di arsenico, cadmio e nichel.
Inquinante | Periodo di mediazione | Valore obiettivo | Data entro la quale il valore obiettivo dovrebbe essere raggiunto |
Arsenico | Anno civile | 6,0 ng/m3 | 31.12.2012 |
Cadmio | Anno civile | 5,0 ng/m3 | 31.12.2012 |
Nichel | Anno civile | 20,0 ng/m3 | 31.12.2012 |