Lo scorso autunno in una zona terrazzata del Parco di Gocciadoro a Trento, una squadra di operai del “progettone” ha seminato cereali: frumento, avena, segale, farro e orzo mescolati con semi di infestanti tipiche di questi cereali.
I semi sono stati offerti dal servizio di assistenza tecnica della Fondazione Mach, che da alcuni anni segue un gruppo di agricoltori che in zone marginali del Trentino hanno ricominciato a coltivare cereali.
Gli obiettivi di questa semina al Parco di Gocciadoro sono:
- lavorare a fondo il terreno per prepararlo per un frutteto;
- “ricostruire” un paesaggio agrario che fino agli inizi degli anni '60 era tipico delle valli alpine compresa quella dell'Adige;
- coltivare i cereali, una coltura annuale che ha bisogno di poca acqua ed è molto importante per la nostra alimentazione.
Il Parco di Gocciadoro è un SIC (Sito d'interesse Comunitario) un luogo ricco di biodiversità sottoposto a particolari vincoli di tutela e i cereali possono offrire cibo per uccelli e animali che ci vivono.
In questi giorni i cereali hanno iniziato a maturare e diventare gialli e riempirsi di papaveri, camomilla selvatica, fiordaliso … e potrebbe essere un'occasione per bambini e bambine, ragazze e ragazzi ma anche adulti di fare una passeggiata al Parco per vedere da vicino le piante di questi cereali. La porzione di Parco interessata dalla coltivazione si raggiunge o percorrendo contro corrente il Rio Salè oppure salendo a Villa Bernardelli - alias villaggio SOS - e poi scendendo verso il riRo Salè e risalendo per una strada sterrata, nelle parti piane dei "ciglioni".
Info:
Nicoletta Apollonio, Servizio per il Sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della PAT
tel. 0461 496045 nicoletta.apollonio@provincia.tn.it