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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

Rapporto sui dati nazionali relativi alla ricerca di fitofarmaci nelle acque - Anno 2004

a cura di Alessandro Franchi,  ARPA  - Toscana

1  Introduzione

Fin dal 1997 il Gruppo di lavoro APAT-ARPA-APAT “Fitofarmaci”, con la collaborazione di tutte le Agenzie ambientali, raccoglie ed elabora i dati di monitoraggio delle regioni italiane con lo scopo di fornire una base informativa e conoscitiva sulla qualità della risorsa idrica ed elaborare indicatori ed indici.
Da diversi anni le Agenzie ambientali sono impegnate nelle attività di monitoraggio per verificare i livelli di contaminazione delle acque da parte dei residui di prodotti fitosanitari. In modo particolare le indagini si sono intensificate dopo l’emanazione del DM 367/2003 che individua numerosi fitofarmaci fra le sostanze pericolose e le sostanze pericolose prioritarie.
Come negli anni precedenti,  il gruppo di lavoro ha predisposto ed inviata ai laboratori delle agenzie delle regioni e province autonome italiane, una scheda di raccolta dati relativi all’anno 2004.
I dati inviati dai laboratori, che hanno partecipato volontariamente all’iniziativa, sono stati utilizzati per le successive elaborazioni, senza nessun filtro di verifica o validazione da parte dell’organizzatore.

2  Materiali e metodi  

La scheda informativa utilizzata è costituita da un foglio elettronico in formato “excel” nel quale è riportato un elenco di oltre 450 sostanze attive di prodotti fitosanitari, selezionate dall’organizzatore, che comprendono praticamente tutte le sostanze autorizzate in Italia, insieme ad altre sostanze, oggi non più utilizzate, ma di particolare interesse ambientale come ad esempio gli insetticidi organoclorurati.
In corrispondenza di ognuna delle sostanze attive segnalate, a cura del compilatore vengono riportati i dati dei monitoraggi e dei controlli condotti nel corso del 2004, espressi come:

  • numero di corpi idrici

  • numero di punti di prelievo

  • numero di campioni

  • numero di casi con presenza di residui  di prodotti fitosanitari

  • relative percentuali

I dati sono suddivisi per le seguenti tipologie di acqua:

  • acque superficiali

  • acque sotterranee

Nella tipologia acque superficiali, sono da collocare i dati riguardanti accertamenti effettuati in acque superficiali (corsi d’acqua, laghi, bacini artificiali, acque di transizione ecc.), a monte di eventuali trattamenti di potabilizzazione.
Nella tipologia acque sotterranee, sono da collocare i dati relativi a prelievi effettuati presso pozzi, sorgenti, piezometri ecc., a qualsiasi destinazione d’uso, direttamente al punto di captazione, prima di eventuali trattamenti di potabilizzazione (esclusa la semplice clorazione, se non intercettabile).
Le schede, insieme a dettagliate istruzioni, sono state inviate a tutte le Agenzie ambientali regionali e provinciali.

3  Risultati dell’indagine

Le Agenzie regionali e provinciali che hanno inviato le schede e partecipato all’indagine sono state 20 su 21, che rappresenta il miglior risultato da quando viene condotta questa ricognizione.
I dati 2004 riguardano le acque superficiali per 767 corpi idrici, 1216 punti di prelievo, e 8502 campioni e le acque sotterranee per 4890 punti di monitoraggio e 7901 campioni. Un totale quindi di 16403 campioni e di oltre 550.000 misure effettuate. Si registra un incremento di dati, rispetto all’anno precedente di quasi il 25%.
In estrema sintesi, nella successive tabelle, sono riportati i risultati complessivi ed il confronto con gli anni precedenti.

Tabella 1. Riepilogo controlli e sostanze (R= residui)


 

Nel 2004 le sostanze attive riscontrate nelle acque sono state, rispetto alle 315 ricercate, complessivamente 86, registrando un leggero incremento rispetto agli ultimi anni. Queste sono rappresentate principalmente dalla classe degli erbicidi (50%), quindi da quella degli insetticidi (33%) seguita dai fungicidi (16%), anche, se facendo riferimento alle misure positive, gli erbicidi rappresentano quasi il 97% dei casi.
Dai dati pervenuti, la regione con il maggior numero di controlli nel 2004, come numero di campioni, è risultata il Piemonte, seguita dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna, dal Veneto e dal Molise.
Nella tabella successiva è riportato il riepilogo delle misure effettuate complessivamente ed il confronto con gli anni precedenti. Il numero delle sostanze attive ritrovate cresce sensibilmente (86), mentre il numero delle misure positive rimane pressoché costante (1,4%).

Tabella 2. Riepilogo misure totali e misure positive

Nelle acque superficiali le sostanze attive più frequentemente ritrovate sono state terbutilazina, metolaclor, atrazina, dimetamide, bentazone, mentre nelle acque sotterranee sono state atrazina, terbutilazina, simazina, bentazone e bromacile, in linea con gli anni precedenti.
Per tutte le sostanze attive ritrovate, negli allegati vengono riportati, suddivisi per tipologia di acque, i range ed i valori centrali (media e mediana) di concentrazione delle sostanze rilevate.
Dal complesso dei dati è stato possibile estrapolare quelli relativi alle sostanze attive ricomprese fra le sostanze pericolose di cui al DM 367/2003. Delle 56 sostanze attive indicate dalla norma, le Agenzie ambientali, anche se in maniera diversificata fra regione e regione,  sono in grado di ricercarne 51, assicurando pertanto un sufficiente grado di copertura. Delle 5 sostanze non ricercate, il consumo in Italia è estremamente limitato o inesistente.
Rispetto ai fitofarmaci compresi fra le sostanze pericolose del DM 367/2003, i risultati dei monitoraggi sono riportati nelle tabella seguente.  La maggior parte delle misure positive riguarda atrazina, simazina, bentazone e alaclor, in linea con gli anni precedenti. Queste quattro sostanze, da sole, rappresentano il 94% delle misure positive totali di sostanze pericolose. Il rimanente 6% é ripartito fra altre 20 sostanze.
Solo sporadicamente si riscontrano casi di misure positive ai prodotti cloro-organici “storici”, a dimostrazione che queste sostanze, se presenti, non tendono ad accumularsi nelle acque ma piuttosto nel biota e nei sedimenti, dove dovranno essere indirizzati i controlli. 

        Tabella 3. Riepilogo dati limitatamente alle sp del DM 367/03


4  Conclusioni

I dati dell’indagine costituiscono una preziosa base di informazione di rendicontazione e di  progettazione di futuri programmi di monitoraggio. Sarebbe infatti necessario, prima di definire piani di monitoraggio, determinare, con opportune indagini, da un lato le aree a maggior rischio e le risorse idriche particolarmente vulnerabili, dall’altro le sostanze attive da ricercare, selezionate con un criterio di priorità, che tenga conto del potenziale rischio nei confronti dell’ambiente e dell’uomo.
I risultati dei monitoraggi, insieme ai dati sulle quantità utilizzate di fitofarmaci, ai dati di comportamento ambientale, permettono di  calcolare indici di priorità globali, su scala nazionale, regionale o provinciale, associati alle sostanze attive, sulle quali orientare e concentrare le future campagne di monitoraggio. Tale criterio di lavoro è in linea con gli stessi metodi utilizzati a livello europeo.

Negli allegati che seguono sono riportati in forma tabellare i risultati più significativi dell’elaborazione sui dati pervenuti.

 5  Ringraziamenti

Si esprimono i più sinceri ringraziamenti a tutti i colleghi delle Agenzie ambientali partecipanti, per la preziosa disponibilità e la pazienza nel riempire le schede di rilevazione. Soprattutto grazie a loro è stato possibile realizzare questo lavoro ricognitivo, che ci auguriamo  possa rappresentare un utile strumento di lavoro ed offrire spunti per futuri approfondimenti e riflessioni.

 

Indice degli allegati  

1  Riepilogo generale dei dati complessivo e suddiviso per regione

Contiene dati complessivi, suddivisi per regione e per tipologia di acqua (superficiale, sotterranea) relativi al numero di corpi idrici e al numero di punti di monitoraggio controllati, al numero di campioni analizzati, ai rispettivi casi positivi (con residui R) e alle relative percentuali.

2  Riepilogo dei dati sulle acque (trovato/ricercato) suddiviso per sostanza attiva

Per ogni sostanza attiva, elencata in ordine alfabetico, è riportato il numero dei campioni nei quali è stata ricercata la sostanza, con relativa percentuale rispetto al numero totale dei campioni, il numero dei campioni nei quali è stata ritrovata la sostanza, con relativa percentuale (%Rt/Rc).

3  Riepilogo dei dati riguardanti le acque superficiali

Sono riportati in corrispondenza di ogni sostanza attiva:

  • il numero dei corpi idrici controllati, il numero di casi positivi (con residui rilevati) e relativa percentuale;

  • il numero di punti di monitoraggio controllati, il numero di casi positivi e relativa percentuale;

  • il numero di campioni analizzati,  il numero di campioni positivi e relativa percentuale;

  • il valore massimo, il valore minimo, il valore medio, il valore mediano dei valori misurati (> limite di determinazione);

  • la percentuale di analisi rispetto al totale dei campioni;

  • contrassegnata con il simbolo ¹ o ¹m(metabolita) se la sostanza attiva è ricompressa fra quelle indicate nel DM 367/03.

4  Riepilogo dei dati riguardanti le acque sotterranee

  • il numero di punti di monitoraggio controllati, il numero di casi positivi e relativa percentuale;

  • il numero di campioni analizzati,  il numero di campioni positivi e relativa percentuale;

  • il valore massimo, il valore minimo, il valore medio, il valore mediano dei valori misurati (> limite di determinazione);

  • la percentuale di analisi rispetto al totale dei campioni;

  • contrassegnata con il simbolo ¹ o ¹m(metabolita) se la sostanza attiva è ricompressa fra quelle indicate nel DM 367/03.