Logo per la stampa
 
 

Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

Acciaierie di Borgo, APPA precisa le modalità di controllo

Sono in corso accertamenti in relazione all’episodio emissivo del 19 novembre. Le attività di controllo sull’impianto e sulla qualità dell’aria di Borgo Valsugana sono costanti.

 

Dopo l’episodio emissivo del 19 novembre alle Acciaierie di Borgo Valsugana e la conseguente nota diffusa alla stampa dall’associazione ValsuganAttiva con la quale è stato richiesto all’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente di intensificare il monitoraggio delle emissioni in atmosfera dell’impianto, l’Agenzia, che agisce nell’esclusivo interesse dell’ambiente circostante l’impianto e della salute dei cittadini che lo abitano, ritiene utile fare alcune precisazioni in merito.

Il controllo delle emissioni fuggitive e diffuse

Per quanto riguarda le emissioni fuggitive e diffuse, l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata all’impianto dall’Agenzia (la correttezza dei cui contenuti è stata confermata anche dal Consiglio di Stato) fissa l’obbligo di effettuare, con frequenza quadrimestrale, campagne di monitoraggio della durata di almeno 30 giorni, al fine di stimare le emissioni in forma diffusa e fuggitiva prodotte dallo stabilimento, oltre agli interventi di convogliamento e trattamento delle emissioni medesime già realizzati negli ultimi anni. La cappa sovrastante il forno fusorio è sottoposta a videosorveglianza e le immagini, oltre ad essere già online e pubblicamente consultabili sul sito web delle Acciaierie (http://www.acciaierievenete.com), vengono obbligatoriamente conservate per almeno sei mesi e, qualora ve ne sia necessità, possono essere visionate in qualsiasi momento dall’Agenzia.

In ordine ai dati che emergono dalle attività di monitoraggio dell’insediamento produttivo, l’Accordo di programma con l’Azienda può essere un utile strumento per definire ulteriori e più incisive misure di condivisione con la popolazione residente.

L’Agenzia svolge inoltre periodici sopralluoghi presso l’impianto, l’ultimo è stato effettuato il 10 novembre 2020, durante il quale è stata visionata e acquisita documentazione relativa a episodi di presunta emissione in atmosfera di inquinanti in forma fuggitiva/diffusa, con riferimento alle giornate dell’8, 27 e 28 ottobre 2020, sulla scorta di alcune segnalazioni pervenute al Comune di Borgo Valsugana; gli esiti dei controlli saranno pubblicati quanto prima. In relazione all’episodio emissivo del 19 novembre, riconducibile secondo la ditta a un imprevisto che ha comportato la necessità di travaso dell’acciaio fuso dalla siviera alla siviera di emergenza, sono in corso approfondimenti da parte dell’Agenzia (anche relativamente agli effetti sulla qualità dell’aria causati dall’evento stesso). Alla luce degli esiti degli accertamenti, si valuteranno ulteriori misure atte a limitare e contenere eventi accidentali di questo genere, anche attraverso l’Accordo di programma con l’Azienda.

È già previsto nella prima settimana di dicembre uno specifico incontro fra l’APPA e l’Amministrazione comunale per un confronto e approfondimento degli elementi in possesso delle due Amministrazioni.

Il controllo della qualità dell’aria nei dintorni dell’impianto

Il controllo e verifica da parte di APPA delle deposizioni e quindi dei possibili impatti dell’impianto sull’ambiente circostante è rappresentato dall’attività di campionamento e analisi delle deposizioni, condotta con metodologie del tutto analoghe a quelle utilizzate da altre Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente. Gli esiti di tale attività vengono regolarmente aggiornati e resi disponibili sul sito web di APPA (vd. link).

Ulteriore importante tassello nell’attività di monitoraggio è la misura in continuo effettuata dalla stazione fissa di monitoraggio posizionata a Borgo Valsugana in via IV Novembre. Per quanto riguarda in particolare sia il particolato sottile PM10, sia il PM2,5, le concentrazioni rispettano ormai da anni i limiti normativi italiani ed europei, e sono prossimi al rispetto anche dei molto più restrittivi valori obiettivo fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Di questo si è avuta evidenza anche durante il periodo cui sono riferite le ultime segnalazioni, che è stato interessato da concentrazioni nella norma e con andamenti coerenti con la normale variabilità giornaliera che caratterizza questa fase dell’anno.

Vale la pena ricordare altresì che, dopo un percorso condiviso anche con il Comune di Borgo Valsugana, nel dicembre 2018 è stato pubblicato dall’Agenzia uno studio basato su una metodica ufficialmente riconosciuta, che ha consentito di caratterizzare il particolato aerodisperso, la sua origine e l’incidenza delle varie fonti emissive che condizionano la qualità dell’aria nella zona di Borgo Valsugana, anche in riferimento all’impatto emissivo associato all’acciaieria. Gli esiti di questo lavoro, reso pubblico e disponibile anche sul sito dell’Agenzia (vd. link), hanno consentito di confermare la robustezza e completezza dell’attività di monitoraggio effettuata.

 

Le emissioni di mercurio

Per quanto non esistano casi di monitoraggio in continuo del mercurio su impianti analoghi, l’Agenzia ha comunque verificato l’attuale disponibilità sul mercato di analizzatori idonei per questo tipo di misura. Per il sistema più performante individuato, la concentrazione limite di 2 microgrammi al metro cubo di fatto risulta essere molto vicina al limite di sensibilità strumentale (circa il 20% rispetto alla scala minima). Se a questo si aggiungono le oggettive difficoltà nel gestire e mantenere in totale efficienza un sistema di campionamento e misura di questo tipo, di fatto si sarebbe in presenza di misure caratterizzate da molta incertezza, senza alcun valore formale, e per questo nella sostanza non in grado di aumentare le informazioni che, con molta più accuratezza, vengono già raccolte attraverso la normale e prevista attività di controllo.

Va d’altra parte evidenziato che, per ridurre sensibilmente e concretamente il rischio di emissioni di mercurio, è già stata prescritta in sede di AIA l’implementazione di misure di selezione e controllo dei rottami, coerentemente con quanto disposto dalle migliori tecnologie di settore. Inoltre, i controlli periodici imposti per tutti gli inquinanti non monitorati in continuo (compreso quindi il mercurio) sono stati sempre richiesti con cadenza semestrale, mentre la richiesta di controlli con frequenza mensile (per 12 mesi consecutivi) è stata fissata con provvedimento di diffida (determinazione del Dirigente del Servizio Autorizzazioni e valutazioni ambientali n. 518 di data 19 ottobre 2016). Nel corso delle ultime verifiche effettuate dall’Agenzia tra giugno e ottobre 2019 è stato controllato anche l’inquinante “mercurio” in corrispondenza delle emissioni in atmosfera E1 ed E2, e i valori riscontrati sono risultati conformi a quanto disposto dall’AIA vigente.

L’accordo di programma

Il 18 novembre 2020 si sono riuniti gli esponenti di Provincia autonoma di Trento, Comune di Borgo Valsugana e Acciaierie Venete S.p.A. (vd. comunicato stampa) per avviare il confronto necessario ad arrivare alla stipulazione dell’accordo di programma previsto dalle norme di attuazione del Piano Urbanistico Provinciale, finalizzato in primo luogo a definire e valutare possibili interventi migliorativi sotto il profilo ambientale dell’attività produttiva e di riqualificazione dell’insediamento industriale sotto il profilo paesaggistico e architettonico.

Il miglioramento ambientale, che è l’obiettivo dell’accordo di programma, è altresì la condizione di base a cui dovranno sottostare gli eventuali interventi che saranno proposti dall'impresa e che, da quanto preannunciato durante la prima seduta del tavolo di lavoro, non comporteranno alcun incremento produttivo.

L’Accordo di programma è, pertanto, un utile strumento aggiuntivo che l’Azienda e le Amministrazioni possono volontariamente utilizzare per la definizione di misure di tutela ambientale ulteriori rispetto a quelle a cui è tenuto obbligatoriamente il gestore di un impianto produttivo.

 

Il DIRETTORE

AGENZIA PROVINCIALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE

Dott. Enrico Menapace