Interrotta la ripetuta attività di versamento di idrocarburi esausti nelle acque del torrente
L’attività costante di indagine e monitoraggio da parte degli ispettori e del personale tecnico dell’APPA, in collaborazione con il personale della stazione di Pergine del Corpo Forestale provinciale ha consentito di interrompere una reiterata attività di versamento di idrocarburi esausti nelle acque del torrente Silla, che oltre al grave inquinamento del corso d’acqua, è sospettata di essere stata la causa di numerosi episodi analoghi che hanno compromesso l’attività di un’azienda di troticoltura e pesca sportiva.
L’APPA era stata allertata già nel marzo del 2015 dal titolare dell’azienda, che opera nel territorio del comune di Pergine, per la presenza di sostanze idrocarburiche sulla superficie del laghetto adibito all’attività di pesca, alimentato dalle acque del torrente Silla, emissario del lago della Serraia, che in località Sille, entra a garantire il ricambio nella troticoltura, per uscirne poco più a valle. L’inquinamento interessava oltre al torrente, anche le quattro vasche in cemento dell'allevamento delle trote, nonché i due bacini utilizzati per la pesca sportiva, con danni ambientali ed economici di intuibile gravità. Gli episodi di inquinamento sono stati almeno quindici nell’arco di un anno e mezzo.
I primi interventi di verifica e accertamento non davano indicazioni certe sui responsabili, ma consentivano di identificare l’inquinante come sostanze idrocarburiche pesanti e leggere, sostanzialmente riconducibili a oli minerali e sintetici esausti, frammisti a gasolio e ad altre sostanze. In base a questi primi riscontri gli ispettori ambientali dell’APPA, coadiuvati dal personale tecnico della stessa Agenzia, hanno rilevato in continuo alcuni parametri che hanno consentito di orientare l’attenzione nei confronti di aziende e attività professionali che operano nel territorio. A seguito dell’ impegno e della prolungata attività di vigilanza e controllo, nella serata di sabato 19 novembre in località Valgranda di Civezzano il responsabile dell’inquinamento è stato sorpreso dagli ispettori ambientali dell'APPA e dai Forestali mentre era intento a versare nel rio Silla il contenuto di una tanica con residui di lavorazioni di officina, rifiuti notoriamente pericolosi per l’ambiente. Ora, l'intero fascicolo è a disposizione della Procura della Repubblica per i successivi adempimenti, trattandosi di fatti che si configurano come reato ambientale.
Si conclude così una vicenda che ha richiesto un impegno notevole e costante di APPA, del Corpo Forestale Trentino e dei Vigili del Fuoco volontari di Civezzano; questi ultimi in particolare hanno provveduto alla messa in sicurezza, per quanto possibile, delle acque superficiali interessate, con la posa di materiali olio-assorbenti, e con la loro gestione fino alla conclusione dell’evento.
L’APPA ha contribuito a questo risultato come sempre grazie ad un impegno corale dei suoi settori: Ispettori Ambientali, Settore Tecnico e Laboratorio
Fase di campionamento. Tracce evidenti di olii esausti
Iridescenze causate dalla presenza di idrocarburi sulla superficie delle acque