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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

Attività svolta in materia di inquinamento acustico

In questo articolo è contenuta una breve descrizione delle attività più significative in materia di legislazione, di attività di controllo, di studio e di informazione svolte dal 1992 ad oggi

La legislazione provinciale


Le problematiche relative all'inquinamento acustico, in provincia di Trento, sono state affrontate a partire dall'anno 1991, periodo nel quale è stata emanata la Legge provinciale 18 marzo 1991, n° 6 "Provvedimenti per la prevenzione ed il risanamento ambientale in materia di inquinamento acustico" praticamente contemporanea al D.P.C.M. 1° marzo 1991.
I due citati atti normativi, statale e provinciale, presentavano sostanziali elementi di convergenza, sia nella loro strutturazione concettuale sia nella concreta disciplina degli obblighi e degli adempimenti poiché scaturivano da medesimo substrato tecnico-culturale.
La Legge provinciale n° 6 si componeva da 5 titoli e 33 articoli ed era entrata in piena operatività in coincidenza con l’emanazione del regolamento di esecuzione approvato con D.P.G.P. 4 agosto 1992, n°12-65/Leg. - pubblicato nel s.o. al Bollettino Ufficiale 10 novembre 1992, n° 46 - vale a dire far tempo dal 25 novembre 1992.
La disciplina provinciale disciplinava gli aspetti inerenti l'inquinamento acustico esterno, quello interno e le funzioni di vigilanza. In particolare, relativamente all'ambiente esterno, erano definiti gli ambiti di tutela, i limiti di accettabilità, i piani di risanamento comunali, le classificazioni delle aree e le zonizzazioni comunali, i piani di risanamento aziendali nei confronti dell’ambiente esterno, il rumore prodotto dal traffico veicolare (pubblico e privato), ferroviario e aereo ed il rumore prodotto da attività svolte all’aperto.
Successivamente, a seguito dell'entrata in vigore della Legge 26 ottobre 1995, n. 447 recante "Legge quadro sull’inquinamento acustico" il quadro normativo provinciale è stato modificato attraverso l’articolo 60 della Legge provinciale 11 settembre 1998, n. 10, recante "Misure collegate con l'assestamento del bilancio per l'anno 1998", al fine di recepire quasi integralmente la normativa statale e di predisporre in tempi rapidi una regolamentazione sufficientemente esaustiva per alcuni aspetti della materia ritenuti più urgenti. Infatti, la sopra citata regolamentazione, approvata con D.P.G.P del 26 novembre 1998, disciplina le "Attività temporanee", la "Zonizzazione acustica", la "Progettazione degli edifici" e il "Tecnico competente in acustica".

Relativamente alle attività temporanee si è lasciata facoltà all'amministrazione comunale di autorizzarle in deroga ai limiti, prescrivendo l'adozione delle misure necessarie per ridurre al minimo le emissioni sonore, fra le quali possono evidentemente rientrare anche le fasce orarie.

Per quanto riguarda la zonizzazione acustica, la sua predisposizione spetta ai comuni e deve essere redatta in conformità alle linee guida dell'Agenzia Nazionale per la protezione dell'ambiente. Tale operazione consiste nell'assegnazione, a ciascuna porzione omogenea di territorio, di specifici limiti massimi di rumorosità, così come stabiliti da un apposito decreto statale, sulla base della prevalente ed effettiva destinazione d'uso del territorio stesso. L'obiettivo della zonizzazione acustica è quello di prevenire il deterioramento di zone non inquinate e di fornire un indispensabile strumento di pianificazione, di prevenzione e di risanamento dello sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale e industriale. A tal proposito il D.P.G.P del 26 novembre 1998 per incentivare un modello di pianificazione integrata, stabilisce che la zonizzazione acustica può essere definita dal piano regolatore generale o dalle relative varianti.

Per quanto riguarda la progettazione acustica degli edifici, invece, è stata mantenuta la procedura individuata dalla vecchia L.P. n°6/91, preferendo evitare l'impatto traumatico che avrebbero avuto gli standard richiesti dal D.P.C.M. 5 dicembre 1997 recante "Determinazione dei requisiti acustici degli edifici".

Infine, il regolamento disciplina anche la figura del tecnico competente in acustica linea con quanto già prodotto da altre regioni.

Come anticipato, in ottemperanza alla Legge quadro 26 ottobre 1995, n. 447 recante "Legge quadro sull’inquinamento acustico" negli anni successivi dalla data di emanazione della citata Legge sono stati emananti numerosi decreti attuativi, ovviamente recepiti anche in provincia di Trento per effetto della citata L.P. 11 settembre 1998 n. 10. Tali disposizioni regolamentano specificatamente i valori limite delle sorgenti sonore, le tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico, i limiti per il rumore aeroportuale, i limiti per il rumore ferroviario, ecc..


L'attività di vigilanza e controllo sul territorio

A seguito delle disposizioni normative entrate in vigore negli anni 1991 e '92 è iniziata anche l'attività di vigilanza e controllo in materia d'inquinamento acustico. Nei primi anni di attività gli esposti, in merito ai problemi di rumore, erano caratterizzati da una costante crescita, da qualche anno a questa parte le richieste si sono stabilizzate, tuttavia la maggior parte di esse è relativa ad attività che si svolgono nel periodo notturno quali pub, bar discoteche, attività produttive, impianti tecnologici ecc.



La procedura per la redazione della zonizzazione acustica

Nel 1995 è stata realizzata una procedura in automatico per la realizzazione della zonizzazione acustica del territorio della provincia di Trento. Tale procedura impiega i dati derivanti dal censimento della popolazione e dell'industria del 1991, opportunamente elaborati, ed integrati con un sistema cartografico. Questa procedura, che permette la redazione in automatico della zonizzazione acustica di qualsivoglia Comune della provincia, consente di fornire ai Comuni pareri tecnici basati su dati oggettivi e omogenei per tutto il territorio, così da limitare al massimo l'area discrezionale del giudizio riducendo nel contempo i tempi di valutazione.



La rete di monitoraggio dell'inquinamento acustico e le campagne di misura

Nell'anno 1994 in ottemperanza a quanto previsto D.P.G.P. 4 agosto 1992, n°12-65/Leg. è stata condotto uno studio di fattibilità per la realizzazione della rete di monitoraggio della rumorosità prodotta dal traffico veicolare. La rete è stata successivamente realizzata con due stazioni permanenti, una collocata nella città di Trento in Largo Porta Nuova e l’altra a Rovereto in Via Dante, e da una stazione mobile. Tra il 1998 e il 2000 la rete è stata ampliata con l'impiego di due stazioni portatili per le campagne temporanee. Inoltre nel medesimo periodo la stazione di Rovereto è stata spostata sulla trafficata Via Benacense nelle vicinanze della stazione di monitoraggio della qualità dell'aria al fine di poter disporre di un sito di rilevamento completo. A tal fine è stata anche installata un'idonea strumentazione per il rilevamento automatico dei flussi veicolari. Oltre ai monitoraggi permanenti condotti nelle città di Trento e Rovereto sono state eseguite, a seguito di specifiche richieste delle amministrazioni comunali delle campagne di misura, della durata di alcune settimane, in diversi centri abitati della provincia.



I primi risultati del monitoraggio acustico

Nel corso dell'anno 1998 sono stati analizzati ed elaborati i dati rilevati dalle stazioni di monitoraggio nell'anno 1996. I livelli di rumorosità diurni e notturni sono, evidentemente, influenzati dall'intensità dei flussi veicolari e dalla presenza di mezzi pesanti. Pertanto, sono stati analizzati i livelli medi giornalieri distinti in giorni lavorativi, giorni prefestivi e giorni festivi al fine di valutarne le differenze. Analoghi confronti sono stati eseguiti anche fra il mese di agosto e gli altri mesi dell'anno e fra i diversi periodi stagionali. Con l'impiego dell'analisi statistica è stato studiato anche l'andamento delle variazioni dei livelli di rumorosità orari in funzione dei giorni (lavorativi, prefestivi e festivi) e delle stagioni. Per divulgare questi primi risultati è stata predisposta una pubblicazione dal titolo "Controllo della rumorosità da traffico veicolare" in cui sono stati spiegati anche i concetti fondamentali dell'acustica per agevolare la lettura anche ai meno esperti.



Gli studi, i progetti preliminari e le collaborazioni

Nel corso di questi anni di attività è stata fornita la collaborazione ai Servizi provinciali e ai Comuni per la predisposizione di numerosi studi fra i quali i più importanti sono: Studio di impatto acustico relativo al collegamento tra Rovereto sud e la S.S. 249, Studio di impatto acustico sul biotopo la Rocchetta, Studio di impatto acustico in località Canova di Gardolo, Studio per l'individuazione delle opere di contenimento del rumore lungo la circonvallazione di Arco.

Nell'anno 1997 è stata attivata una collaborazione con comune di Trento e l'Università di Ferrara e il per la predisposizione del piano comunale di risanamento acustico della città di Trento. Tale piano, successivo all'approvazione della zonizzazione acustica, concluso nel 1999, ha individuato dei sistemi per il contenimento del rumore prodotto dal traffico veicolare nell'ambiente cittadino. La metodologia dello studio, e le soluzioni adottate rappresentano un valido riferimento per tutte le amministrazioni comunali che, come previsto dalla normativa, in futuro dovranno provvedere alla definizione degli interventi di risanamento acustico.

Inoltre, a causa delle numerose lamentele, relative alla rumorosità prodotta dalla ferrovia del Brennero, e in riferimento alle recenti disposizioni normative (D.P.R. 18 novembre 1998 n.459) l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, su sollecito degli Amministratori provinciali, si è attivata nella predisposizione di uno specifico progetto preliminare per il risanamento acustico della tratta trentina della linea ferroviaria. Il progetto preliminare, elaborato nel corso del 1999, non solo ha fornito una valutazione della rumorosità dello stato attuale, ma ha individuato e dimensionato gli interventi di mitigazione sulla base del futuro raddoppio del traffico ferroviario lungo la tratta del Brennero (da 130 a circa 220 convogli). Complessivamente sono state individuate 31 situazioni ove è presente un superamento dei limiti massimi di rumore e pertanto è necessario intervenire con l'installazione d'idonee barriere antirumore. L'importo previsto degli interventi è di circa 20 milioni di Euro.

Recentemente, su richiesta dell'Assessore all'ambiente è stato predisposto uno studio per La valutazione dell’impatto acustico dello Scalo intermodale di Roncafort. Nella fattispecie sono stati caratterizzati i livelli di rumorosità prodotti dall’attività dello scalo intermodale, nonché individuati e dimensionati gli interventi di mitigazione.



I convegni e l'attività di divulgazione

Nel 1997 è stata attivata una collaborazione con l'Università degli Studi di Trento, il Comune di Trento e l'Istituto Trentino di ricerca scientifica e tecnologica per la realizzazione del progetto culturale denominato "Trento Ambiente", finalizzato a proporre incontri a carattere scientifico su tematiche ambientali. Questa serie di convegni a preso il via nel 1998 con "Edilizia e ambiente", che ha visto la partecipazione di più di 300 persone, ove sono stati affrontati i problemi legati al microclima, all'illuminazione, alla qualità dell'aria e al rumore degli spazi interni. Successivamente nel 2000 con "Traffico e ambiente" sono stati trattati i problemi relativi all'inquinamento chimico, acustico e da vibrazioni prodotto dai mezzi di trasporto su gomma e rotaia.

Relativamente all'attività di divulgazione, in aggiunta alla pubblicazione il "Controllo della Rumorosità da Traffico veicolare" citata nei precedenti paragrafi, nell'anno 2000, è stato predisposto un CD-ROM contenente tutte le norme statali e provinciali in materia di inquinamento acustico, la modulistica, alcuni articoli del codice penale e civile, le circolari esplicative nonché l'elenco delle norme tecniche.