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Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente

 

Successione stagionale dei vari gruppi algali

Il popolamento fitoplanctonico di laghi diversi è spesso molto differente, anche quando le condizioni ambientali ed il chimismo dell'acqua sono essenzialmente simili.

In un lago di media produttività, alle nostre latitudini, osserviamo generalmente una successione delle fasi di rigoglio dei diversi gruppi del popolamento fitoplanctonico, così ordinata a partire dal periodo di piena circolazione (fine inverno).

Diatomee: probabilmente determinato dalla maggiore disponibilità di salice (lo sviluppo ne è arrestato a concentrazioni di SiO2 inferiori a 0,5 mg/l), derivante dalla azione del gelo invernale sulle rocce, e sui terreni in genere, del bacino imbrifero e dal rapido convogliamento al lago con le piene primaverili degli immissari; come anche dalla maggiore concentrazione di nutrienti inorganici (N, P), che pervengono allo strato fotico in questo periodo dalle zone di arricchimento a contatto con i sedimenti. Importante è anche la relativamente modesta temperatura primaverile delle acque epilimniche: la maggior parte delle diatomee rallenta infatti le attività vitali a temperature superiori ai 16°C. Le diatomee più comuni nei nostri laghi sono: Fragilaria crotonensis, Tabellaria fenesrata e T. flocculosa, Asterionella formosa, Synedra acus, Cyclotella comensis, ecc.

Crisoficee: questa fase è apparentemente legata all’abbassamento della concentrazione della silice soluta e colloidale, che si determina anche per il consumo che ne è stato fatto dalle diatomee che le hanno precedute. Le specie più comuni appartengono ai generi Dinobryon e Mallomona.

Cloroficee e Dinoflagellati: sono più tipici della stagione calda. Le prime sembrano rivestire (Scenedesmus, Chlorella, Oocystis, ecc.) una particolare importanza come alimento dei fitofagi.

Cianoficee: chiudono la serie nella tarda estate – inizio autunno, quando nello strato epilimnico, per i processi verificatisi durante l’estate, si è venuta formando una notevole quantità di sostanza organica disciolta, che almeno alcune di esse sono in grado di utilizzare direttamente. Può essere che la capacità azotofissatrice, di utilizzazione cioè dell’azoto elementare disciolto nell’acqua, di questo gruppo e la sua stagione di rigoglio, che coincide con una stagionale povertà di sali nutritizi, abbiano un significato ben preciso, Frequenti nei nostri laghi sono Caelosphaerium, Gloeothece, Microcystis, Oscillatoria, Lingbya, ecc.

 
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