Qui di seguito si forniscono alcune indicazioni sintetiche relative ai principali contenuti del Rapporto, cominciando con una panoramica sugli indicatori. Dei 70 utilizzati nel Rapporto, il 52% presenta una situazione giudicata intermedia o incerta, il 39% una situazione positiva e il restante 9% una situazione negativa. Degli stessi indicatori è stato preso in considerazione, oltre alla situazione presente, anche il trend rispetto al passato: la maggior parte (32%) presenta una situazione in miglioramento, il 29% costante e il 20% in peggioramento; il 16% presenta invece un andamento variabile/oscillante, mentre nel 3% dei casi non è stato possibile fare confronti col passato per assenza di dati confrontabili.
Entrando nel merito delle principali tematiche, e in estrema sintesi, le buone notizie riguardano soprattutto la riduzione delle emissioni in atmosfera di tutti gli inquinanti monitorati, la qualità complessivamente buona delle acque superficiali e sotterranee, la contenuta produzione di rifiuti urbani indifferenziati e l’elevata percentuale di raccolta differenziata, la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di anidride carbonica, la diversità e la tutela del consistente patrimonio naturale.
Le principali criticità, invece, sono relative alle concentrazioni in atmosfera urbana superiori ai limiti di legge di biossido di azoto e ozono, alla qualità delle acque lacustri (complessivamente sufficiente), alle crescenti pressioni ambientali esercitate dal turismo e dalla mobilità, alla sempre più evidente manifestazione del surriscaldamento climatico sul territorio (aumento delle temperature, fusione dei ghiacciai, fenomeni meteorologici estremi come la tempesta Vaia del 2018).
Di seguito i punti principali della sintesi: